UAP/UFO: valida l’ipotesi extraterrestre

“C’è forse qualcos’altro che noi, semplicemente, non comprendiamo, e che potrebbe avere provenienza extraterrestre?”

E’ la domanda che si è posta Avril Haines, Direttrice dell’Ufficio di Intelligence Nazionale Usa (ODNI), intervenuta a una conferenza lo scorso 10 novembre; un commento che definisce senza ambiguità i nuovi orizzonti delineati nel Rapporto di Valutazione Preliminare sugli UAP (Fenomeni Aerei Non Identificati). Presentato al Congresso lo scorso giugno, il Rapporto dell’ODNI analizza 144 segnalazioni di personale militare Usa: a parte un caso, non si è riusciti a risalire né alla natura, né all’origine degli oggetti. L’indagine è stata condotta dalla Task Force sugli UAP, e prende in esame “incontri” avvenuti tra il 2004 e il 2019 nei cieli e negli oceani americani e nel resto del mondo.

In molti casi c’è stata un’osservazione diretta, ravvicinata e continuata, supportata dai più sofisticati sistemi di rilevamento militari. Siccome il volo di questi 143 “fenomeni” non era uniforme, ma presentava dinamiche diverse, la Task Force ha stabilito cinque categorie di eventuali spiegazioni:

a) echi aerei nei rilevamenti radar, che possono essere provocati da volatili, aerostatici o droni

b) fenomeni atmosferici naturali

c) Programmi aerospaziali del Governo Usa, sebbene l’ODNI abbia ribadito di non aver trovato riscontri

d) Sistemi sviluppati da potenze straniere, o qualche altra entità non-governativa, sebbene John Ratcliffe, predecessore di Haines alla supervisione del Rapporto, abbia dichiarato a FoxNews: “Le azioni e i movimenti di questi oggetti non sono replicabili dalla nostra tecnologia; e nel 2004, di sicuro Russia e Cina non possedevano capacità di quel tipo.”

E’ la quinta categoria, la “catch all bin – contenitore per qualsiasi altra spiegazione” – che rende valida l’ipotesi che gli UAP/UFO abbiano origine extraterrestre. E’ la stessa Haines che in qualche modo giustifica una simile conclusione: “Alcuni non sono stati inclusi nelle prime quattro categorie perché onestamente non riusciamo nemmeno a comprenderli”.

Prove dell’esistenza di questi oggetti sono note all’opinione pubblica da qualche anno, grazie a video e immagini filtrati alla stampa, e autenticati dal Dipartimento della Difesa Usa. Si vedono UFO compiere evoluzioni che minano le nostre certezze sulle dinamiche di volo: fonte di propulsione ignota, accelerazioni ipersoniche senza “boom”, cambi di direzione impossibili, mobilità transmediale tra aria e acqua.

Haines ha sottolineato la necessità di aumentare gli sforzi di raccolta dati e analisi di questi fenomeni, in modo da giungere a spiegazioni più solide.

Nella sfida è coinvolta anche la Nasa, l’agenzia di punta per l’aeronautica spaziale americana. Il Direttore Bill Nelson, ex Senatore con esperienza da astronauta, ha confermato che i suoi ingegneri stanno studiando gli UAP; recentemente, ha precisato durante un intervento alla University of Virginia:

“Ho parlato con quei piloti, e sanno di aver visto qualcosa, qualcosa che è stato intercettato dai radar: a un tratto è sulla superficie, e poi d’improvviso è lassù [oltre i loro aerei]; loro non capiscono cos’era, e noi non sappiamo cos’è. Speriamo non sia una tecnologia in possesso di un nostro avversario, ma sappiamo che è qualcosa.”

Subito dopo Nelson si è lanciato in una digressione sulla ricerca della vita extraterrestre, una delle missioni della Nasa; aggiungendo poi:

“Con miliardi di Soli nella Via Lattea, e miliardi di galassie, chi sono io per affermare che la Terra è l’unico posto dove si sia sviluppata una civilizzazione come la nostra? Personalmente, sono convinto che vi siano altri pianeti come la Terra.”

Nel suo intervento alla Virginia University, Nelson ha fatto riferimento a circa 300 eventi – molti di più rispetto a quelli citati nel Rapporto; ma è il suo tono che pare accantonare le quattro categorie riferibili a un’origine “naturale” o “umana”. Per quanto sembri incredibile, va considerato che Nelson, Haines e Ratcliffe, hanno visionato documenti e dati non accessibili al pubblico: alcuni dei quali contenuti nel Rapporto nella versione classificata, riservata ai membri del Congresso. A noi sono giunti solo frammenti di materiale più ampio; evidenza che esistono oggetti dalla tecnologia così avanzata da superare di generazioni le nostre conoscenze delle fisica.

Una ricostruzione autorevole a prova di debunker. Uno dei più attivi in Italia è Massimo Polidoro, Presidente del Cicap (Comitato italiano per il controllo delle affermazioni sulle pseudoscienze); nella sua periodica finestra alla trasmissione Super Quark, Polidoro ha dovuto commentare così il Rapporto sugli UAP: “Esistono oggetti che non sappiamo identificare, e che per il Pentagono potrebbero essere di origine extraterrestre”.

Piero Angela, conduttore di Super Quark da sempre scettico sull’esistenza degli UFO, ha espresso dubbi che gli oggetti nei video siano alieni. Polidoro concorda: “Difficile che si possa parlare di extraterrestri: nei loro viaggi interstellari, dovrebbero superare la velocità della luce – impossibile per le Legge della Relatività di Einstein; e dovremmo pensare che questi alieni si accontentino di farsi riprendere in immagini sfocate.”

Dubbi validi, ma che non rappresentano veri fattori di indagine: presuppongono un approccio antropocentrico; ed escludono future scoperte in ambito fisico, tali da consentire una miglior comprensione della dimensione spazio-temporale. Proprio Einstein e la sua Teoria del Multiverso sono citati da Nelson per razionalizzare l’ipotesi di tecnologie avanzate non-umane.

L’apertura mentale del Direttore della Nasa rispecchia il nuovo approccio di Washington sugli UFO, dopo decenni di negazione sul fenomeno; posizione che aveva inibito gli scienziati nell’indagare seriamente su questi oggetti, e assicurato sberleffi per chiunque prendesse sul serio gli avvistamenti.

Per dare seguito al Rapporto dell’ODNI, il Dipartimento della Difesa Usa ha istituito l’AOIMS, “Gruppo di Gestione Sincronizzata per l’Identificazione di Oggetti Volanti”; prende l’eredità della Task Force sugli UAP, ma in realtà nasce con compiti operativi: rispondere prontamente alla necessità di identificare gli UAP, al fine di giungere a una comprensione di questi fenomeni; e garantire la sicurezza del personale civile e militare statunitense.

Una delle preoccupazioni legate agli UAP, infatti, è la salute dei piloti, come ha spiegato la Senatrice Kirsten Gillibrand, membro della Commissione degli Armamenti e dell’Intelligence, e Presidente della Sub-Commissione sul Personale delle Forze Armate: “Alcuni testimoni riportano malesseri associati a questi incontri”.

Potrebbe essere la punta di un iceberg: da poco si sta superando la paura dello stigma nel raccontare di aver avvistato UFO, o di averli localizzati via radar; poteva costare la carriera.

“E inaccettabile il trattamento riservato a chi fino a poco tempo fa riportava di questi incontri”, spiega la Senatrice: “Perché lo stigma ha generato un atteggiamento assurdo: fingere che gli UFO non esistano. Se questa tecnologia è in possesso di un nostro avversario, o di qualsiasi altra entità, noi dobbiamo saperlo; nascondere la testa nella sabbia non è una strategia.”

Gillibrand ha presentato un emendamento per la creazione dell’ASRO, “Ufficio per la Sorveglianza e la Risoluzione delle Anomalie”; una nuova agenzia federale che si occupi di UAP/UFO sfruttando ogni risorsa del Dipartimento della Difesa e della Comunità di Intelligence. La differenza con l’Ufficio appena creato dal Pentagono, sarebbe l’obbligo di rispondere direttamente al Congresso.

Lo sforzo della democratica Gillibrand è bipartisan: il suo emendamento è sottoscritto anche da Marco Rubio e Lindsey Graham, leader repubblicani al Senato.

Martin Heinrich, co-sponsor dell’emendamento, ha dichiarato che ormai “gli UAP vanno incasellati nella sicurezza nazionale, e gli americani meritano trasparenza e controllo su una questione finora nascosta sotto il tappeto.”

Una delle critiche più comuni sulla questione UFO, è che sarebbero intrinseci alla cultura Usa: se ne parlerebbe solo lì, magari con il fine di aumentare il budget per le spese militari.

In realtà l’India ha colto la recente pubblicazione del Rapporto Usa per annunciare la creazione del Centro di Eccellenza per gli UFO, un Ufficio supervisionato dalla Fondazione Indiana per la Ricerca Astrobiologica. La scelta viene dalla constatazione che gli UFO potrebbero essere di origine aliena.

Un’altra potenza nucleare, dopo Usa e Cina, riconosce ufficialmente la presenza di oggetti non identificati nei suoi cieli. E proprio siti e mezzi con armi atomiche sembrano essere un filo conduttore degli avvistamenti: lo ha denunciato in un’intervista al Washington Post Lou Elizondo, ex Direttore dell’AATIP (Programma per le Minacce Aerospaziali Avanzate) ufficio che fino al 2012 raccoglieva informazioni e dati relativi agli UFO; un lavoro ripreso dalla Task Force sugli UAP, e culminato con il Rapporto di giugno.

“Sia negli Stati Uniti che in altre Paesi, spiega Elizondo, si osserva una casistica rilevante di UFO intorno ai sistemi nucleari; si sono verificati incidenti in cui, contemporaneamente agli avvistamenti, le armi si sono disattivate; oppure i siti si sono connessi alla rete laddove erano scollegati. E’ chiaro il loro interesse per le armi atomiche.”

E’ chiaro come l’indagine sugli UAP sia stata seria e approfondita. Dal Rapporto abbiamo quindi conferme dell’esistenza di oggetti nei cieli terrestri di cui non sappiamo nulla; non abbiamo idea di chi sono, né a chi appartengono. Non comprendiamo il perché dell’avvicinarsi alle armi in grado di distruggere il nostro Pianeta, condannandoci all’estinzione; né le ragioni per cui non tenterebbero un “contatto” con l’umanità.

Si aprono sterminati spazi davanti agli occhi: se la mente vaga fino a concepire civiltà aliene e odissee spazio-temporali, sarà necessario osservare questi nuovi orizzonti con l’àncora della scienza: solo così potremo trovare le risposte a quello che oggi, semplicemente, non riusciamo a comprendere.

di Cristiano Arienti

In copertina: UAP ripreso da un pilota di F/18 al largo della costa est degli Stati Uniti nel 2018

Fonti e link utili

“UAP/UFO: nuovi orizzonti in vista” – Articolo su UmaniStranieri per introdurre il Report sugli UAP

https://www.popularmechanics.com/military/research/a34908126/leaked-ufo-photo-motionless-cube-shaped-object/

https://www.nzherald.co.nz/world/ufo-sighting-us-officials-tried-to-stop-australians-reporting-chilling-incident/KP3M7KB5ZGOZVX4TI2DEXDX6BA/

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