Russiagate, Wikileaks, e la dimensione parallela di Seth Rich (1/2)- CRONOLOGIA
Colpi d’arma da fuoco spezzano l’alba, in una Washington DC in attesa delle fragorose pubblicazioni di Wikileaks: un giovane rimane a terra, quasi non si rende conto delle ferite alla schiena, parla con i soccorritori; muore due ore dopo in un ospedale. I gracili assoli di una famiglia che domanda giustizia, e le bisbigliate, infondate tesi di un complotto che stona con la grande, nascente, sinfonia del Russiagate: tesi che individuano la vittima come la fonte di Wikileaks, e che proprio nell’organizzazione di Julian Assange trovano una potentissima cassa di risonanza. Il suo nome era Seth Rich, 27 anni, e da quell’alba la sua memoria viaggia in una dimensione parallela, oltre la realtà di chi lo descrive come un giovane allegro, idealista, dedito al lavoro. E guardare in quella dimensione, “falsa”, come ci dicono, è come entrare nelle grotte di Marabar descritte in Passaggio in India: è un ambiente scuro e disumano, dove si perde la bussola, frastornati da un’eco indistinta e caotica.
Timeline di due dimensioni che si intersecano [progressivamente aggiornata]
2000 Il magnate newyorkese Donald Trump lancia un’informale campagna per le elezioni presidenziali del novembre 2000: il Direttore era Roger Stone, da anni suo consigliere.
Negli anni ’80 Stone e Paul Manafort avevano fondato una società di lobby, la “Black Manafort Stone & Kelly”, che seguì le campagne presidenziali di Ronald Reagan nel 1984, e George H. W. Bush nel 1988. Fra i clienti della BMS&K, oltre a dittatori come Marcos e Mobutu, c’era anche Donald Trump.
Giugno 2008 La Senatrice Hillary Clinton perde le primarie Democratiche contro il Senatore Barack Obama. Concede la vittoria solo in cambio di una posizione di rilievo in una futura Amministrazione Obama.
Gennaio 2009 Hillary Clinton diventa Segretario di Stato. Per la corrispondenza ufficiale non utilizza la posta elettronica del governo (.gov) ma una email privata radicata in un server installato nella sua abitazione di Chappaqua, New York. Dopo appena poche settimane, ufficiali del NARA (National Archive and Record Administration) criticano il fatto che Clinton utilizzi una posta elettronica privata, perchè violerebbe le leggi federali.
Al Dipartimento di Stato in molti sanno che Clinton non utilizza l’email “.gov”; lo stesso Presidente Usa Barack Obama mantiene una corrispondenza con il Segretario di Stato scrivendole al suo indirizzo di posta elettronica privato.
16 novembre 2009 Viene ucciso in una prigione russa l’avvocato Sergey Magnitzky, arrestato l’anno prima come ritorsione per aver scoperto una frode da 240 milioni di $ nella pubblica amministrazione russa. Si trattavano delle “tasse” pagate da Bill Bowder, finanziere americano, per cui Magnitzky lavorava.
Novembre 2010 Gli Usa ammettono che è in corso un’indagine criminale su Julian Assange: l’accusa è spionaggio. All’epoca, Hillary Clinton è Segretario di Stato, e sfrutta ogni canale per ottenere l’estradizione del fondatore di Wikileaks. Negli ultimi mesi, Wikileaks aveva pubblicato gli Afghanistan War Log e gli Iraqi War Log, che documentavano crimini di guerra perpetrati dagli Stati Uniti.
Dalla Svezia due donne accusano di stupro Assange, che in quel periodo soggiornava a Londra. Le autorità di Stoccolma inviano un ordine di estradizione per Julian Assange, il quale viene arrestato. Dopo qualche giorno viene rilasciato su cauzione, ma non può lasciare la Gran Bretagna.
Dicembre 2010 Blocco dei trasferimenti bancari nei conti correnti di Wikileaks attraverso le maggiori piattaforme finanziarie, come PayPal, Western Union, Visa, MasterClass, Bank of America.
Marzo 2012 Il Primo Ministro Vladimir Putin vince le elezioni Presidenziali in Russia; è il suo terzo mandato, dopo il periodo 2000-2008.
Aprile-Luglio 2012 Julian Assange conduce uno show in 12 puntate trasmesso su RussiaToday, emittente finanziata dal Governo russo, e sulla piattaforma online del quotidiano Repubblica.
Estate 2012 Il Segretario di Stato Hillary Clinton, insieme alla Cia, organizza una spedizione di armi pesanti dalla Libia alla Siria, via Turchia, in supporto dei ribelli siriani: è l’operazione Timber Sycamore; l’obiettivo è abbattere il regime degli Assad, trentennali alleati dei Sovietici/Russi.
Agosto 2012 L’Ecuador offre ad Assange asilo politico. Il Fondatore di Wikileaks, per paura di essere estradato in Svezia, e da lì trasferito negli Stati Uniti, si rifugia nell’ambasciata del Paese andino. Siccome Assange non si presenta per il rinnovo della libertà vigilata, le autorità britanniche spiccano un mandato d’arresto nei suoi confronti.
6 Novembre 2012 Barack Obama viene rieletto alla casa Bianca. John Kerry prenderà il posto di Hillary Clinton al Dipartimento di Stato.
19 Novembre 2012 Donald Trump registra il marchio “Make America Great Again”, lo slogan che verrà utilizzato durante la sua campagna presidenziale per le elezioni del 2016.
Donald Trump diventa uno dei più accaniti critici dell’Amministrazione Obama.
14 dicembre 2012 Il Presidente Usa Barack Obama firma il Magnitzky Act, una legge che congela visa e beni di cittadini russi coinvolti nella morte dell’avvocato Sergey Magnitzky, e di cittadini russi macchiatisi di abusi contro i diritti umani.
Il Presidente russo Vladimir Putin, per ritorsione, sospende le adozioni di bimbi russi da parte di coppie americane.
19 marzo 2013 RussiaToday, emittente finanziata dal Cremlino, comincia a pubblicare email di Hillary Clinton hackerate dalla sua posta elettronica privata. Sono conversazioni dell’ex Segeratrio di Stato con Syd Blumenthal, suo consigliere informale, e riguardano informazioni altamente classificate. L’hacker, verrà poi scoperto, è il rumeno Marcel Leher, che si firma come Guccifer.
27 agosto 2013 Il Presidente Usa Barack Obama è sul punto di sferrare un attacco aereo contro la Siria. Il regime di Bashar Assad, stretto alleato della Russia, è accusato di un attacco chimico contro la Ghouta, in area urbana non lontana da Damasco.
14 Settembre 2013 Dopo aver rimandato per giorni l’attacco aereo contro la Siria, Barack Obama sigla un accordo con la Russia perchè il regime di Damasco distrugga l’arsenale chimico in suo possesso. Un’operazione che verrà supervisionata dalle Nazioni Unite.
Ottobre 2013 In un’intervista a The Late Show, Donald Trump loda Vladimir Putin, e si vanta di averlo incontrato.
8-10 novembre 2013 A Mosca si tiene il concorso di Miss Universo, una manifestazione di cui il magnate Donald Trump è proprietario. Trump, prima dell’evento, si incontra con Herman Gref, Ceo di Sberbank Bank e antico sodale di Vladimir Putin. Dopo l’evento, Trump si attarda in party privati in compagnia, secondo voci non verificate, di numerose prostitute.
2014 Seth Rich comincia a lavorare per le campagne elettorali del DNC (Democratic National Committe – ovvero il Partito Democratico).
2014/2015 In numerose dichiarazioni pubbliche, Donald Trump loda Vladimir Putin. Si vanta di averlo anche incontrato durante il suo soggiorno a Mosca nel 2013.
18-23 febbraio 2014 Moti di piazza in varie città dell’Ucraina. Gli insorti, sostenuti da Stati Uniti e, con minor peso, dall’Unione Europea, cacciano il Presidente filo-russo Victor Yanukovich, che si rifugia a Mosca.
A Kiev si installa un governo filo-americano guidato dal Primo Ministro Arsenj Yatsenyuk, affiancato poi dal Presidente eletto Petro Poroshenko.
Febbraio 2014 Il Generale Usa Michael Flynn, capo della DIA (Defense Intelligence Agency) interviene a un seminario presso la Cambridge University, in Gran Bretagna. Lì, secondo una fonte FBI, Flynn intrattiene rapporti particolarmente stretti con Svetlana Lokhova, accademica britannica di origine russa, sospettata di essere “vicina” a Mosca. La fonte FBI è Stefan Halper, accademico americano, e per molti anni informatore Cia. Halper è genero di Ray Cline, un veterano della Cia. Negli anni ’70 Halper è stato assistente dei Chief of Staff Donald Rumsfeld e Dick Cheney. Nel 1980 Halper, uomo chiave della Campagna di George H. W. Bush prima, e di Ronald Reagan poi, giocò un ruolo fondamentale nello scandalo “October Surprise“, che di fatto consegnò la Casa Bianca al ticket Bush-Reagan, ed era presidente di una delle banche svizzere dove venivano depositato i soldi provenienti dalla vendita clandestina di armi all’Iran, il cosiddetto scandalo “Iran-Contra”.
1 marzo 2014 La Russia, con un blitz militare, occupa la Crimea, dove è stanziata la Flotta Russa del mar Nero. Il Parlamento russo autorizza anche il dispiegamento di truppe nell’Ucraina orientale, precisamente nella regione del Donbass.
Marzo/Dicembre 2014 Stati Uniti e Unione Europea impongono severe sanzioni economiche contro la Russia a seguito dell’annessione di Mosca della Crimea. Il processo è stato accelerato dopo l’abbattimento del MH17 sui cieli dell’Ucraina: il missile è stato sparato da una batteria “BUK-system” della 53° Brigata contro-aerea dell’esercito russo, temporaneamente stanziata vicino a Snizhne, Ucraina, a 10 chilometri dal confine russo. Nei giorni precedenti l’aviazione ucraina aveva bombardato Snizhne, e diversi velivoli militari erano stati abbattuti nella regione; tuttavia il Governo ucraino non aveva chiuso lo spazio aereo per voli civili.
Dicembre 2014 Hillary Clinton trova un accordo segreto con Elizabeth Warren: la Senatrice del Massachusetts, astro nascente del Partito Democratico, promette di non scendere in campo nelle Primarie. Pochi mesi dopo Hillary annuncerà la sua candidatura.
22 febbraio 2015: John Podesta, Capo della campagna presidenziale di Hillary Clinton, rispondendo a un thread, scrive questa email:
“Senz’altro sono per fare un esempio di un sospetto leaker, non importa se abbiamo una reale base per sospettarlo”.
Sarà resa pubblica da Wikileaks insieme a tutte le altre Podestaemail, un corpo di circa 20.000 email sottratte all’archivio della posta elettronica di John Podesta, uno dei politici più potenti d’America (fu Capo del Team di Transizione dell’Amministrazione Obama nel 2008).
Come verrà notato in un articolo del Washington Post, scritto per debunkare la “Seth Rich Conspiracy Theory”:
“John Podesta si riferiva a persone estranee alla campagna presidenziale; e ci vuole uno slancio di fantasia per definirla una minaccia di morte; e collegarla a un omicidio avvenuto un anno e mezzo dopo”.
Marzo 2015 Diventa di pubblico dominio che Hillary Clinton, da Segretario di Stato, gestiva la posta elettronica governativa con un indirizzo email privato, attraverso un server installato nel cantina della sua abitazione a Chappaqua, New York. Scoppia lo scandalo Emailgate. L’Fbi apre un’indagine criminale. Il Congresso ingiunge alla Clinton di consegnare tutte le email passate per il server privato durante il suo mandato.
Marzo 2015 Un forte movimento di base chiede alla Senatrice Warren di candidarsi alla Presidenza degli Stati Uniti. La Warren ripete: non scenderò in campo. Al tempo stesso, non offrirà l’endorsement alla Clinton.
31 marzo 2015 Un impiegato della PNR, società che gestiva il server privato di Hillary Clinton, cancella con il software BleachBit circa 33.000 email inviate o ricevute dall’ex segretario di Stato attraverso la sua posta elettronica privata. L’operazione sarebbe avvenuta su ordine di Cheryl Mills, già Capo di Gabinetto di Hillary Clinton e sua collaboratrice.
11 aprile 2015 Hillary Clinton si candida a Presidente degli Stati Uniti: correrà le Primarie nel Partito Democratico
30 aprile 2015 Bernie Sanders, Senatore del Vermont si candida a Presidente degli Stati Uniti: correrà nelle Primarie Democratiche. Nella sua carriera al Congresso da indipendente, Sanders ha quasi sempre votato insieme ai Democratici.
14 maggio 2015 Kim Dotcom, controverso imprenditore nel settore dell’informatica, e ricercato dagli Stati Uniti per frode industriale e riciclaggio, rivela in un’intervista a Bloomberg: “Nel 2016 Wikileaks sarà l’incubo peggiore per Hillary Clinton”.
Maggio 2015 Telefonata fra Donald Trump e Bill Clinton; il magnate chiede all’ex Presidente Usa come vedrebbe una sua candidatura alle Primarie repubblicane. Bill Clinton, secondo quanto riportato dal Washington Post, incoraggia Trump.
Giugno 2015 Michael Flynn, ex Generale Usa e già Direttore della DIA (Defense Intelligence Agency), viaggia in Medio Oriente proponendo la costruzione di centrali atomiche nella regione con la supervisione congiunta di Usa e Russia.
16 giugno 2015 Donald Trump annuncia la sua candidatura alle Presidenziali. Correrà le Primarie Repubblicane.
Luglio 2015 L’FBI mette sotto contratto Crowdstrike, società di consulenza informatica. Il Ceo è Shawn Henry, già assistente esecutivo del Direttore dell’FBI Robert Mueller.
8 agosto 2015 Roger Stone, consigliere della campagna di Trump, lascia il su incarico. Informalmente, continuerà a essere uno dei sostenitori più vocali del futuro Presidente degli Stati Uniti.
Estate 2015 Come emergerà da un’inchiesta di Niewsuur/deVolskrant pubblicata nel gennaio 2018, la AIVD, agenzia di spionaggio olandese – partner dell’americana NSA (National Security Agency) – avrebbe avvertito gli Usa che hacker Russi si erano infiltrati nei server del Partito Democratico.
Estate 2015 Seth Rich, funzionario del DNC, interviene all’Election Data Summit, e pone la seguente domanda ai conferenzieri:
“Al fine di formare meglio i nostri elettori, come facciamo a ottenere dati da analizzare, che ci spieghino perché molti finiscano per votare con “le schede provvisorie” [che non vengono quasi mai contate] e schede che poi vengono rigettate? Questo ci serve per formare meglio i nostri ragazzi [ai seggi elettorali].”
Nel ruolo di Direttore dell’espansione di voto, Seth Rich avrà davanti agli occhi la soppressione di voto durante le Primarie Democratiche, e la discrepanza fra risultati finali, sondaggi ed exit poll.
Settembre 2015 L’FBI notifica al DNC di un possibile attacco hacker da parte dei Russi. Jared Tamene, tecnico del DNC, non dà seguito all’avvertimento.
22 settembre 2015 Il Dipartimento della Difesa mette sotto contratto Stefan Halper per un periodo di un anno, e per la cifra di 244.000 $.
Settembre 2015 Il Dipartimento di Giustizia Usa concede un visto speciale di 6 mesi per Natalya Veselnitskaya (Significant Public Benefit Parole), legale dell’azienda russa Prevezen; lavora anche con Fusion GPS contro le sanzioni imposte dagli Usa con il Magnitzky Act, e cerca di ristabilire le adozioni di bambini russi da parte di famiglie americane; in questa ottica, collabora anche con l’ufficio del Ministro della Giustizia russo Yuri Chaika.
10 ottobre 2015 Durante un’intervista alla CBS, il Presidente Usa Barack Obama esonera Hillary Clinton da colpe relativamente all’uso di un server privato quando era la Segretario di Stato Usa. Afferma che in nessun modo la Clinton avrebbe messo in pericolo la sicurezza nazionale del Paese.
Ottobre 2015: Il Vice-Presidente Joe Biden rinuncia definitivamente a candidarsi alla Presidenza degli Stati Uniti. Hillary Clinton è la stragrande favorita nelle Primarie democratiche.
Novembre 2015 Charles McCollough, capo del gruppo di controllo della US Intelligence Community, contatta James Clapper, Direttore dell’ODNI (Direttore della National Intelligence): la negligenza di Clinton riguardo al server privato è criminale: facendo passare informazioni classificate, alcune originariamente in codici cittografati, attraverso canali non protetti, ha messo in pericolo la sicurezza nazionale degli Stati Uniti; metodi di Intelligence potrebbero essere stati scoperti, e messe in pericolo di vita le fonti sul campo. Clapper concorda, ma non prende nessuna iniziativa
Novembre 2015 Hillary Clinton annuncia che da Presidente Usa lancerà una No-Fly-Zone in Siria, con invio massiccio di truppe di terra per sconfiggere l’Isis, sedicente Stato Islamico, e fermare i massacri perpetrati dal regime di Bashar Assad.
Pochi mesi dopo, davanti alla Commissione della Difesa del Congresso Usa, il Chief of Staff delle Forze Armate Usa Generale Joseph Dunford ammette: istituire una No-Fly-Zone in Siria porterebbe a uno scontro armato frontale contro la Russia.
Novembre 2015 L’FBI contatta di nuovo Jared Tamene, tecnico del DNC, avvertendolo che hacker russi stanno cercando di infiltrarsi nelle comunicazioni telematiche del DNC.
Novembre 2015 George Papadopoulos, giovane consulente energeticano, viene selezionato come esperto di politica estera per la Campagna del candidato repubblicano Ben Carson. A sceglierlo, è Duane Clarridge, Capo della Divisione della Cia in America del Sud tra il 1981 e il 1987, e uno degli uomini chiave nello scandalo Iran-Contra.
Novembre 2015 Il Costruttore di origine russa Felix Sater, che ha già collaborato con il gruppo Trump, invia una email a Michael Cohen, avvocato di Trump: sarebbe in grado di sviluppare il progetto di una Trump Tower a Mosca, coinvolgendo direttamente il Presidente russo Vladimir Putin. Cohen dà il via libera a Sater per lanciare il progetto. I media americano dipingono Sater, ex agente del servizio di Intelligence militare russa (GRU) come un uomo vicino al Cremlino.
Nel 2018, grazie a uno scoop di Buzzfeed, emergerà che Felix Sater è stato a lungo un prezioso asset della Cia nella lotta al terrorismo qaedista.
10 dicembre 2015 L’ex Generale Michael Flynn, già Capo della DIA (Defense Intelligence Agency), interviene a una cena di gala a Mosca, per i 10 anni dell’emittente russa Russia Today. A un certo punto della serata, al tavolo con Flynn siede anche il Presidente russo Vladimir Putin. C’è anche Jill Stein, futura candidata alle presidenziali del 2016 per il Green Party.
Dicembre 2015 In questo periodo l’Agenzia britannica GCHQ (Government Communications Headquarters) avrebbe passato informazioni alle Agenzie di Intelligence Usa sulle connessioni fra la Campagna Trump e la Russia. E’ la ricostruzione del giornalista Luke Harding, uno dei massimi esperti sulla collusione fra la Campagna Trump e la Russia per quanto riguarda l’interferenza nelle elezioni Usa.
Fine dicembre 2015 Il DNC sospende l’accesso ai database degli elettori democratici alla Campagna di Bernie Sanders: avrebbe spiato il database di Hillary Clinton a causa di una breccia nel gestionale. Sanders minaccia di denunciare il DNC, svelando di aver più volte fatto notare quel problema nel sistema; ha poi sottolineato come la persona accusata di aver spiato i database di Clinton, John Uretsky, fosse stata messa a disposizione proprio dal DNC, suggerendo l’ipotesi di un complotto. Con il montare delle polemiche, il DNC revoca la sospensione.
Fine 2015/ inizio 2016 Come emergerà da un’inchiesta del Washington Post, in questo periodo la Trump Organization sta cercando un accordo per costruire una Trump Tower a Mosca. L’affare è gestito da Felix Sater, costruttore edile di origine russa con joint-ventures con Trump.
Gennaio 2016 L’Economist predice che il candidato repubblicano sarà uno fra Ted Cruz e Marco Rubio, mentre Hillary Clinton è nettamente favorita per la Casa Bianca.
Gennaio 2016 Carter Page, consulente di politica energetica con un portfolio di clienti russi, si offre volontario per sostenere la Campagna di Trump; diventa membro di un team di politica estera non ancora formalizzato.
Gennaio 2016 Ufficialmente, il Gruppo Trump rinuncia al progetto di costruire una Trump Tower a Mosca. Tuttavia l’avvocato Michael Cohen continuerà a sondare la possibilità fino a giugno 2016.
Febbraio 2016 Michael Flynn accetta l’incarico come futuro National Security Advisor per la Campagna Trump.
Febbraio 2016 Emergono voci su una vicinanza di Flynn con Svetlana Lokhova, cittadina britannica di origine russa, sospettata di essere vicina a Mosca. Le voci sono sostenute dalla testimonianza, all’epoca ancora segreta, dell’informatore dell’Fbi Stefan Halper.
Febbraio 2016 Paul Manafort, già lobbista di Trump, e per 10 anni consulente del Partito filo-russo in Ucraina, si candida a gestire la Campagna Presidenziale di Donald Trump.
1 marzo 2016 Nelle Primarie Democratiche si vota durante il cosiddetto Supertuesday. Nonostante le forti pressioni della base democratica, Elizabeth Warren non ha appoggiato Bernie Sanders. La Clinton si aggiudica 8 Stati, mentre il suo avversario ne conquista 4. Sanders perde il Massachusetts, Stato della Senatrice Warren, per soli 15.000 voti.
1 Marzo 2016 Nelle Primarie Repubblicane, il vincitore del SuperTuesday è Donald Trump, il quale si era già imposto in tre dei quattro Stati dove si era votato in precedenza.
6 marzo 2016 George Papadopoulos viene ingaggiato nella Campagna Trump. In precedenza era stato assunto dalla Campagna di Ben Carson, candidato nelle Primarie repubblicane. E’ Sam Clovis, Direttore interno della Campagna Trump, a selezionare Papadopoulos.
10 marzo 2016 Secondo la ricostruzione della Associated Press, basata sulle analisi dell’agenzia di cybersecurity Secureworks, in questa data dalla Russia parte un attacco informatico contro membri della Campagna elettorale di Hillary Clinton. Il colpevole sarebbe ATP28 (Advanced Persistent Threat 28, soprannominata CozyBear), gruppo ritenuto vicino al GRU, il Servizio di Intelligence militare russo.
14 Marzo 2016 Primo incontro fra George Papadopoulos e Joseph Mifsud, professore della Link University di Roma; già impiegato al Ministero degli Esteri di Malta, professore presso Istituti britannici, e ospite regolare del Valdai Club, conferenza annuale dove Vladimir Putin parla di politica interna ed estera davanti a giornalisti di tutto il mondo: Mifsud viene dipinto da alcuni come vicino ai servizi segreti britannici; da altri, come un agente del Cremlino.
19 marzo 2016 Data ultima del corpo delle Podestaemail.
19 marzo 2016 Come si evincerà attraverso le pubblicazioni delle email da parte di Wikileaks, John Podesta potrebbe essere stato vittima di phishing, una frode informatica per rubare dati di una persona.
21 marzo 2016 Trump annuncia il team, all’interno della sua campagna elettorale, dedicato alla politica estera: guidato dal Jeff Sessions, già Senatore dell’Alabama e futuro Segretario alla Giustizia, fanno parte del team anche George Papadopoulos e Carter Page.
Nel 2013 Carter Page entrò in contatto con Victor Podobnyy, un presunto agente russo, durante un seminario di politica presso la NYU. Nel 2014 l’FBI aprì un’indagine su Podobnyy, e durante un’operazione di sorveglianza l’attenzione si concentrò anche su Carter Page; si sospettava che Podobnyy stesse cercando di reclutare Page come informatore. Nel 2015 l’FBI incriminò Podobnyy e altri due cittadini russi, ma sollevò Page da ogni sospetto di essere un informatore russo.
24 marzo 2016 Nuovo incontro Papadopoulos/Mifsud. Papadopoulos contatta altri consiglieri di Trump, spiegando di essere in grado di organizzare un eventuale incontro fra Trump e il Presidente russo Putin. Mifsud lo mette in contatto con Ivan Timofeev, Direttore dei Progammi del Valdai Club, meeting internazionale il cui ospite d’onore è il Presidente russo Vladimir Putin.
29 marzo 2016 Manafort viene assunto nella Campagna Presidenziale di Trump.
3 aprile 2016 Il Consorzio investigativo ICIJ pubblica i PanamaPapers, documenti che provano l’evasione fiscale da parte di centinaia di personalità a livello globale.
Vengono svelati gli schemi di Vladimir Putin per sottrarre alle casse delle finanze russe centinaia di milioni di dollari. Sotto il Magnitzky Act, i beni di Vladimir Putin rischierebbero di venire confiscati.
I documenti sono stati hackerati da attori non meglio identificati.
10 aprile 2016 Il Presidente Usa Barack Obama, a proposito del server privato di Hillary Clinton, ribadisce: è stata negligente nel gestire informazioni classificate, ma non aveva intenzione di mettere in pericolo la sicurezza nazionale. Obama utilizza la parola “carelessness”, e non “negligent”, il termine indicato dalla legge per incriminare qualcuno che abbia utilizzato canali non ufficiali per comunicare informazioni classificate.
Aprile 2016 Il Direttore della Cia John Brennan riceve informazioni dettagliate dall’Estonia che ci sarebbe stato un trasferimento di denaro dal Cremlino alla “Campagna di un candidato alle Presidenziali Usa”. Vengono così istituite due task force per indagare sulle connessioni fra Trump e il Cremlino: la Domestic Task Force (Fbi, Dip di Giustizia, Dip. del Tesoro) e la Foreign Task Force (Cia, NSA, ODNI). Le indagini sono però limitate: serve un mandato del Tribunale FISA per la sorveglianza di cittadini americani ritenuti agenti stranieri.
24 aprile 2016 A Londra muore John Jones, uno degli avvocati di Julian Assange. Jones, da poco in cura presso una struttura psichiatrica, si è lanciato sotto un treno.
26 aprile 2016 George Papadopoulos, come ammetterà lui stesso un anno dopo, si incontra di nuovo con Mifsud; in quell’occasione il professore maltese gli rivela che i russi sarebbero in possesso di email di Hillary Clinton molto compromettenti. Questo accade prima che il Podestaemail e il DNCleak siano di pubblico dominio. Il riferimento poteva anche essere, però, alle circa 33.000 email del server privato di Hillary Clinton e mai consegnate al Dipartimento di Stato.
Il giorno prima, via email, Papadopoulos aveva comunicato a Stephen Miller, un manager della Campagna Trump, di aver ricevuto segnali incoraggianti da Mosca per un incontro Trump-Putin.
26 aprile 2016 Michale Isikoff, su Yahoonews, pubblica un articolo in cui mette in luce i legami fra Paul Manafort e gli oligarchi russi vicini al Cremlino.
27 aprile 2016 Donald Trump, durante un comizio all’Hotel Mayflower di Washington, si propone di allentare le tensioni e ostilità fra Usa e Russia. Ad assistere al discorso, c’è anche l’Ambasciatore russo Sergey Kysliak.
Aprile 2016 Durante le Primarie Democratiche negli Stati di New York, Arizona, Rhode Island, si verificano anomalie nei registri di voto, con la soppressione di decine di migliaia di elettori. Da più parti si levano accuse contro i vertici del DNC. Seth Rich, il qualità di Direttore dell’espansione di voto, avrà sentito sulla propria pelle le accuse, e avrà avuto sotto gli occhi la discrepanza fra sondaggi pre-voto, exit-poll e risultati finali delle Primarie nei singoli Stati.
Fine aprile Lo studio legale Perkins Coie, per conto del DNC e del comitato elettorale di Hillary Clinton, ingaggia l’agenzia di ricerca Fusion GPS per trovare materiale compromettente contro Donald Trump. In precedenza Fusion GPS, guidato da Glenn Simpson, aveva fatto quel tipo di ricerca per The Washington Free Bacon, un sito di informazione conservatore: oltre a Trump, erano stati oggetto di ricerca anche altri candidati repubblicani.
29 aprile 2016 Il DNC realizza che i propri sistemi informatici sono sotto attacco: ingaggia Crowdstrike per monitorare i propri server. A supervisionare le operazioni è Dimitri Alperovitch, Direttore Tecnico, membro dell’Atlantic Council, un think tank pro-Nato e in forte opposizione alla Russia di Putin.
3 maggio 2016 Donald Trump vince le primarie repubblicane.
4 maggio 2016 Ivan Timofeev, Direttore dei Programmi del Valdai Club, scrive a Papadopoulos; gli riferisce cge ufficiali del Ministero degli Esteri di Mosca sarebbero aperti a un incontro fra Trump e Putin. Papadopoulos gira l’email a membri senior della Campagna.
Il giorno dopo Sam Clovis, uno dei Direttori della Campagna Trump, risponde direttamente a Ivan Timofeev dicendo che ci sono molte questioni legali da appianara prima dell’incontro, visto che Trump, per ora, sarebbe solo un cittadino privato.
5 maggio 2016 Crowdstrike installa il sistema anti-hacker Falcon su centinaia di apparecchi in dotazione al DNC: in questo modo è possibile individuare qualsiasi attività sospetta, e bloccare i tentativi di intrusione esterna. Primi pagamenti del DNC in favore di Crowdstrike: circa 50.000 $.
10 maggio 2016 Durante una cena con il diplomatico australiano Alexander Downer, Papadopoulos svela che i russi sarebbero in possesso di email compromettenti su Hillary Clinton. E’ l’informazione ricevuta da Mifsud.
11 maggio 2016 A New York muore Michael Ratner, uno degli avvocati di Assange e attivista per i diritti civili. Ratner è deceduto per le complicazioni di un cancro.
14 maggio 2016 Alla Convention Democratica del Nevada si verifica un durissimo scontro fra i sostenitori di Bernie Sanders e rappresentanti del DNC pro-Hillary Clinton: il motivo riguarda il metodo di ratifica dei delegati per la Convention del DNC prevista a luglio. Dopo le numerose anomalie in Iowa, Massachussetts, Arizona, New York, Kentucky e Rhode Island, i sostenitori di Sanders denunciano apertamente che le Primarie Democratiche siano “truccate” in favore di Hillary Clinton. I vertici del partito, guidati da Debbie Wasserman-Schultz, clintoniana di ferro, rigettano le accuse; a loro volta denunciano i sostenitori di Sanders come violenti e fanatici.
La frattura fra le due anime del Partito Democratico peserà molto nelle elezioni presidenziali di novembre.
19 maggio 2016 Paul Manafort diventa ufficialmente Capo della Campagna Presidenziale di Trump.
24 maggio 2016 Primi pagamenti da parte di Perkins Coie, studio legale che rappresenta il DNC e il comitato elettorale di Hillary Clinton, a Fusion GPS, società di ricerca e Intelligence privata.
25 maggio 2016 Data ultima del corpo del DNCLeak, 19.252 email, più 8.034 allegati, interni al DNC. Le email sarebbero state hackerate nonostante la presenza del sistema anti-hacker Falcon installato da Crowdstrike.
25 maggio 2016 Il sindaco di Boston annuncia l’assunzione di Andrew Thierrault, Direttore dei Dati Scientifici del DNC. Thierrault, che aveva portato Seth a lavorare per il Partito Democratico, era il superiore di Rich. Thierrault lascerà Washington pochi giorni dopo.
Fine maggio 2016 Papadopoulos è in visita a nome della Campagna Trump in Grecia: incontra il ministro della difesa Panos Kammenos, grande estimatore di Putin.
Fine maggio 2016 Putin in visita ufficiale in Grecia.
Giugno 2016 Il Dipartimento di Giustizia, su richiesta dell’FBI, presenta una richiesta di FISA al tribunale competente: sospetta che alcuni membri della Campagna di Trump agiscano come agenti russi. I potenziali sospetti sarebbero Roger Stone, Paul Manafort, Michael Flynn e Carter Page. La richiesta viene rigettata.
Giugno 2016 George Papadopoulos contatta via email i suoi superiori della Campagna Trump, e spinge per organizzare un incontro fra Vladimir Putin e Donald Trump.
3 giugno 2016 L’editore inglese Robert Goldstone, che lavora per il cantante e businessman Emin Agalarov – amico dei Trump -, offre a Donald Trump Jr la possibilità di incontrare una persona con “informazioni che potrebbero incriminare Clinton, nel quadro dello sforzo del governo russo di supportare Donald Trump”.
Trump Jr risponde: “Fantastico – love it”
7 giugno 2016 Hillary Clinton risulta avanti nelle primarie della California, e viene dichiarata la presunta nomination del Partito Democratico.
Il rivale Bernie Sanders, forte di un 43% di preferenze nelle Primarie generali, non concede la vittoria: aspetta il risultato finale, e sfrutta il meccanismo dei grandi elettori, che in teoria potrebbero ribaltare il risultato delle urne alla Convention; il suo obiettivo, prima di appoggiare la Clinton contro Donald Trump, è spostare a sinistra la piattaforma programmatica dei democratici.
9 giugno 2016 Elizabeth Warren appoggia ufficialmente la Clinton. Durante un’intervista alla NBCnews, non nasconde la speranza di essere scelta come Vice-Presidente qualora Hillary vincesse.
9 giugno 2016 Glenn Simpson, fondatore di Fusion GPS, si incontra con Natalia Veselnitskaya, avvocato che in Russia difese la società Prevezon contro il Magnitzky Act. Fusion GPS era stata ingaggiata per trovare materiale a difesa di Prevezon.
9 giugno 2016 New York, Trump Tower: Donald Trump jr, Paul Manafort, Capo Campagna di Trump, e Jared Kushner, genero di Trump, incontrano Natalia Veselnitskaya; era stata presentata alla Campagna Trump come persona in possesso di informazioni compromettenti su Hillary Clinton. In seguito verrà dipinta come agente vicina al Cremlino. All’incontro son presenti anche il lobbista di origini russe Rinat Akhmetshin, che lavora con Fusion GPS per il caso Prevezon/Magnitzky Act. A far da traduttore, l’americano Anatoly Samochornov, marito di Tatiana Rodzianko, impiegata del Dipartimento di Stato Usa.
Come raccontano tutti i protagonisti dell’episodio, l’incontro dura pochissimo, perchè Veselnitskaya non sarebbe in possesso di materiale su Clinton, ma parla di adozioni.
La posizione ufficiale della Campagna Trump, quando nel 2017 l’incontro è di dominio pubblico, è che il candidato repubblicano non fosse al corrente che un avvocata russa – con materiale compromettente su Hillary Clinton – fosse attesa da suo figlio alla Trump Tower.
9 giugno 2016 Natalia Veselnitskaya, dopo la visita alla Trump Tower, si incontra di nuovo con Glenn Simpson, fondatore di Fusion GPS.
12 giugno 2016 Julian Assange annuncia che Wikileaks pubblicherà documenti devastanti per Hillary Clinton.
14 giugno 2016 Natalia Veselnitskaya è fra il pubblico durante l’udienza dell’ex Ambasciatore in Russia Michael McFoul sulla politica Usa nei confronti della Russia di Putin; è seduta proprio dietro a McFoul.
13-14 giugno 2016 La stampa Usa dà risalto alla notizia che i sistemi informatici del DNC erano stati hackerati da agenzie dei servizi segreti russi per oltre un anno, fino al maggio 2016. Il DNC, già alla fine di aprile, aveva assegnato a Crowdstrike, società di sicurezza cibernetica, il compito di monitorare la breccia nel sistema informatico.
Crowdstrike, senza preavviso, confisca tutti i computer e apparecchi mobile in dotazione al personale del DNC e della Campagna di Hillary Clinton, e ne cancella le memorie.
15 giugno 2016 Crowdstrike pubblica un rapporto, completo di analisi tecniche, in cui punta il dito contro ATP29 e ATP28, la sigla che sta per Advanced Persistent Threat, cioè il tentativo da parte di hacker di penetrare sistemi informatici.
ATP29, ribattezzato da Crowdstrike come “CozyBear”, è considerato un gruppo hacker vicino all’FSB (Servizi Segreti russi) e avrebbero infiltrato i sistemi informatici del DNC nell’estate del 2015.
ATP28, ribattezzato FancyBear (contiguo al GRU, Servizi di Intelligence militare russi), avrebbe penetrato i sistemi informatici del DNC nell’aprile del 2016.
Il rapporto, firmato da Dimitri Alperovitch, membro dell’Atlantic Council, viene consegnato all’Fbi; il Federal Bureau of Investigation non avrà mai accesso ai server del DNC, pur avendone fatto richiesta.
15-18 giugno 2016 Il sedicente hacker rumeno Guccifer2 (diverso da Marcel Leher, aka Guccifer), dichiara di essere il responsabile dell’hackeraggio nei server del DNC.
Guccifer2 comincia a postare materiale sul suo omonimo sito internet, a partire dalla “opposition research” su Donald Trump sviluppato dal DNC.
Filtra al magazine The Hill alcuni documenti sui finanziamenti a Hillary Clinton e Donald Trump da parte di banche salvate nella Crisi 2007-2008.
16 giugno 2016 Wikileaks riporta la notizia che Guccifer2 ha pubblicato 200 pagine di “opposizione interna” del DNC su Donald Trump. Mette tra virgolette “hacker”, mettendo in dubbio che Guccifer2 abbia veramente hackerato il DNC.
16 giugno 2016 Stefan Halper, già informatore della Cia e sotto contratto per il Dipartimento del Tesoro, invita Carter Page a un seminario presso la Cambridge University, in Gran Bretagna, che si terrà nella prima decade di luglio.
Seconda metà di giugno: Fusion GPS ingaggia ufficialmente Christopher Steele, ex agente dell’MI6, agenzia di spionaggio della Gran Bretagna, il quale operò in Russia negli anni ’90. Steele, che da anni si occupa di Russia con la sua agenzia privata, ha il compito di trovare materiale che provi i legami fra la campagna di Trump e il Cremlino per interferire nelle elezioni presidenziali Usa. E’ sempre Perkins Coie, Studio legale del DNC e del comitato elettorale di Hillary Clinton, a finanziare l’operazione.
Il primo memo prodotto da Steele, dei 17 che comporranno lo “Steele Dossier”, è datato 20 giugno 2016.
Fine giugno 2016 Peter Strzok, Vice-Direttore del contro-spionaggio dell’FBI, apre un’indagine sul presunto hackeraggio dei server del DNC a opera di agenti russi. E’ lo stesso Peter Strzok che sta dirigendo l’indagine sul server privato di Hillary Clinton.
28 giugno 2016 Un cittadino americano, Shawn Lucas, a nome di altri 120 donatori di Bernie Sanders, deposita una causa contro il DNC e la sua Direttrice, Debbie Wasserman Schultz, presso una Corte distrettuale della Florida del sud: l’accusa è di frode elettorale nei confronti degli elettori di Sanders. Nella causa vi sono allegati anche documenti pubblicati da Guccifer2 come elementi probatori.
29 giugno 2016 A Phoenix il Segretario alla Giustizia Loretta Lynch ha un incontro privato con Bill Clinton. Scoppia uno scandalo: la Lynch è chiamata a pronunciarsi sull’esito dell’indagine criminale dell’Fbi sul cosiddetto Emailgate. Lynch, qualche giorno dopo, annuncia:
“Ammetto che l’incontro con Bill Clinton è stato improprio. Accetterò qualsiasi decisione presa dall’Fbi.”
Tuttavia, non ricusa il suo ruolo, in modo da delegare la decisione al suo vice. Si crea quindi un vuoto procedurale: chi prenderà la decisione ultima sull’Emailgate?
Luglio 2016 L’FBI richiede di nuovo al Tribunale competente un mandato FISA per sorvegliare cittadini americani sospettati di agire come agenti per la Russia. La richiesta viene di nuovo respinta.
Luglio 2016 Il Vice Direttore dell’FBI Andrew McCabe avrebbe avvertito i suoi collaboratori di allentare le indagini sulla Clinton Foundation.
1 luglio 2016 Sul sito web DCLeak, registrato all’inizio del giugno 2016, vengono pubblicate le email del Generale Usa Philip Breedlove, ex comandante delle Forze Nato in Europa. Dalle email si evince che nel 2014 Breedlove, in opposizione alla politica estera del Presidente Obama, aveva cercato di aumentare la tensione con la Russia.
2 luglio 2016 L’FBI interroga Hillary Clinton sul caso emailgate; fra gli agenti presenti, Peter Strzok; la candidata democratica viene interrogata alla presenza del suo avvocato/Chief of Staff Cheryl Mills.
5 luglio 2016 Christopher Steele approccia Michael Gaeta, agente FBI presso l’ambasciata Usa di Roma, svelandogli di aver raccolto pesanti indizi sulla collusione fra la Campagna di Trump e il Cremlino. Fra di essi, la presunta operazione di hackeraggio da parte di agenti russi contro la Campagna di Hillary Clinton.
L’FBI comincia una verifica delle prove fornite nei memo di Steele, gestita dal Vice-Direttore FBI al contro-spionaggio Peter Strzok, e che durerà due mesi.
Christopher Steele viene ingaggiato dall’FBI per trovare materiale sulla collusione fra la Campagna di Trump e la Russia per interferire nelle presidenziali Usa. L’FBI è pronta a pagare a Steele 50.000 $.
5 luglio 2016 Il Direttore dell’Fbi James Comey chiude le indagini sull’Emailgate, iniziate un anno e mezzo prima: accusa Hillary Clinton di gravi negligenze nella gestione di materiale classificato attraverso un server privato – utilizza il termine “careless”, e non “negligent”, termine che avrebbe portato a un’incriminazione automatica di Clinton. Comey infatti ritiene non vi siano abbastanza prove da istituire un processo – un giudizio che spetterebbe al Segretario alla Giustizia, Loretta Lynch.
Loretta Lynch accetta la raccomandazione dell’Fbi, senza entrare nel merito dell’indagine.
5 luglio 2016 Da analisi sui metadati, il sedicente hacker rumeno Guccifer2 fa un’operazione di copia e incolla di materiale del DNC. In teoria i server sono protetti dal Falcon installato da Crowdstrike. L’operazione, però, potrebbe essere stata fatta su documenti già hackerati.
6 luglio 2016 Guccifer2 posta sull’omonimo sito web nuovi documenti sottratti al DNC.
7 luglio 2016 Paul Manafort, Capo Campagna di Trump, si offre di illustrare i punti della politica estera di Trump a Victor Deripaska, magnate molto vicino al Presidente russo Vladimir Putin.
7-8 luglio 2016 Carter Page, Consigliere della Campagna Trump, vola in Russia; davanti a varie platee, critica apertamente la politica estera del Presidente Usa Barack Obama. Incontra anche il vice-Premier russo Arkady Dvorkovic.
10 luglio 2016 A Washington DC, tra la mezzanotte e le 2:00 di mattina, ignoti scassinano un furgone dell’Fbi e rubano 4 armi da fuoco. A oggi l’Fbi non ha il minimo indizio per risalire ai responsabili del furto.
10 luglio 2016 Alle 4:19 del mattino, Seth Rich, Direttore per l’espansione di voto del DNC, viene ferito a colpi di arma da fuoco a poche decine di metri da casa sua, a Bloomingdale, un’area residenziale di Washington DC; muore in un ospedale alle 5:57. La polizia non esclude nessuna pista; privilegia l’ipotesi della rapina finita male, sebbene addosso a Seth vengano ritrovati orologio, cellulare e portafoglio.
Anthony Haythe, Capitano della Polizia di Washington DC, affermerà: gli hanno sparato multiple volte.”
L’omicidio di Rich ha una forte ripercussione a Washington: il terrore è che si sia trattato di un omicidio politico. Nelle ultime settimane si era registrata una escalation, con gli scontri durante i comizi di Donald Trump, e le rancorose proteste dei sostenitori di Sanders contro la gestione delle Primarie da parte del Partito Democratico. Anche per questo, i media non daranno troppa risonanza alla notizia.
11 luglio 2016 Crowdstrike riceve il pagamento di 99.000 $ da parte del DNC per manutenzione delle infrastrutture.
12 luglio 2016 Il candidato democratico Bernie Sanders concede la vittoria della Primarie a Hillary Clinton. Offre il suo appoggio politico alla nomination democratica.
13 luglio 2016: Durante i lavori per la piattaforma programmatica del Partito Repubblicano, la Campagna Trump spinge per togliere la vendita di armamenti all’Ucraina, Paese impegnato in una guerra a bassa intensità con la Russia nella regione del Donbass.
Luglio 2016 Come ammesso da Victoria Nuland, vice-Segretario di Stato durante l’Amministrazione Obama, i primi memo dello Steele Dossier arrivano al Dipartimento di Stato.
18 luglio 2016 Questa data doveva coincidere con la pubblicazione del corpo del DNCleak da parte di Wikileaks. Lo staff dell’organizzazione di Assange non fa a tempo a farli uscire. Nella stessa giornata Guccifer2 pubblica alcuni documenti relativi al DNC. Si trattano, come si scoprirà poi, di allegati alle email che verranno poi pubblicate da Wikileaks nel corpo dei DNCleak.
19 luglio 2016 Secondo memo di Steele
22 luglio 2016 A tre giorni dall’inizio della Convention, Wikileaks pubblica attraverso il suo sito online i DNCleak. Dalle email emerge un Partito Democratico impegnato a blindare la nomination di Hillary Clinton molto prima che iniziassero le primarie (gennaio 2016); questo spiega perchè alcuni possibili sfidanti, l’ex Vice-Presidente Joe Biden su tutti, avevano desistito perfino a candidarsi. Si evidenzia poi una trasposizione, a livello operativo e finanziario, tra il Partito e la Clinton Foundation. E quando la candidatura di Bernie Sanders ha preso consistenza, il DNC ha tradito il ruolo di arbitro imparziale, ostacolando il percorso del Senatore del Vermont.
22 luglio 2016 Guccifer2 rivendica di aver dato il corpo del DNCleak a Wikileaks. Il sedicente hacker ormai viene considerato un agente dei servizi segreti di Mosca. Alcuni metadati delle sue operazioni online sono in lingua russa. Tuttavia, come è emerso da analisi sui metadati,alcuni documenti sottratti da Guccifer2 al DNC sarebbero stati copia-incollati utilizzando un template in cirillico.
23 luglio 2016 Il Governo Australiano allerta l’Ambasciata Usa che Alexander Downer avrebbe notizie sulla collusione della Campagna Trump con la Russia relativamente alla pubblicazione del DNCleak da parte di Wikileaks: si tratta della presunta rivelazione di George Papadopoulos allo stesso Downer. L’informazione viene passata al Quartier Generale dell’FBI.
24 luglio 2016 Robby Mook, Direttore della Campagna Clinton, accusa direttamente il Cremlino per il DNCleak.
25 luglio 2016 Alla Convention democratica, l’incoronazione di Hillary Clinton avviene in un clima avvelenato. In seguito, i vertici del partito, dopo le scuse formali a Sanders, si vedono costretti alle dimissioni: a partire dalla Direttrice Wasserman Schultz, clintoniana di ferro; si dimettono anche Brad Marshall, Direttore delle operazioni finanziarie, Amy Dacey, Ceo del Partito, e Luis Miranda, Direttore delle Comunicazioni.
Centinaia di delegati pro-Sanders abbandonano i lavori della Convention.
25 luglio 2016 Si riunisce l’Aspen Security Forum; fra gli invitati di quest’anno: John Brennan, Direttore della Cia; James Clapper, Direttore dell’ODNI; Lisa Monaco, Advisor del Presidente Obama per il Dipartimento della Homeland Securiry; John Scarlett, Ex Capo dei Servizi Segreti Britannici (2004-2009); Mike Rogers, Direttore della NSA; Leslie Ireland, Vice Segretario al Tesoro con delega all’Intelligence; Mike Rogers, Ex Presidente della House Intelligence Committee; più i corrispondenti sulla sicurezza nazionale dei maggiori organi di informazione americani.
25 luglio 2016 Roger Stone, fiancheggiatore della Campagna Trump, contatta Jerome Corsi, commentatore della destra alternativa che si trovava a Londra, dicendogli di entrare in contatto con Assange e di cercare di ottenere le email – che “dovrebbero riguardare la Clinton Foundation”.
In quei giorni un membro della Campagna Trump istruì Stone di interessarsi delle future pubblicazioni di Wikileaks.
26 luglio 2016 Terzo memo di Steele, in cui si riportano le confidenze di una fonte di etnia russa: il furto delle email del DNC è stato possibile grazie a una struttura così composta: talpe all’interno del Partito Democratico/hacker russi con base negli Stati Uniti/hacker russi con base in Russia. Operazione portata avanti dal Cremlino e sponsorizzata dalla campagna Trump.
26 luglio 2016 Direttiva del Presidente Usa Barack Obama: il Governo federale deve rispondere ai crimini di cyber-security attraverso una unità speciale dell’FBI.
27 luglio 2016 Julian Assange, intervistato dalla CNN, nega che la Russia sia dietro alle pubblicazioni del DNCleak. Aggiunge che Wikileaks è in possesso di altro materiale relativo a Campagne presidenziali delle elezioni Usa.
27 luglio 2016 Durante un comizio Donald Trump chiede alla Russia di leakare nuove email della Clinton, riferendosi, si suppone, alle 33.000 email cancellate dal server con il software bleechbit,
31 luglio 2016 Dopo la pubblicazione del DNCleak, Alexander Downer aveva chiesto il permesso al Governo australiano di poter parlare con l’FBI. Due agenti volano a Londra e raccolgono le informazioni dell’Ambasciatore: in particolare, sul colloquio avuto con Papadopoulos lo scorso maggio, sul fatto che i Russi fossero in possesso di email compromettente su Hillary Clinton.
Downer, si scoprirà in seguito, organizzò una raccolta fondi per la Clinton Foundation: 25 milioni di dollari da destinare alla lotta all’AIDS.
30 luglio 2016 Quarto memo di Steele.
Fine luglio / inizio agosto 2016 Il Direttore dell’FBI Comey avverte Trump e Clinton che avversari stranieri, compresa la Russia, stanno cercando di infiltrare e spiare le loro Campagne presidenziali.
2 agosto 2016 Jerome Corsi contatta Roger Stone: “Girano voci in Ambasciata dell’Ecuador che le prossime pubblicazioni saranno due. Una quando tornerò da Londra [ndr a metà agosto], l’altra a inizio ottobre”. Corsi prevede che saranno su John Podesta, Capo Campagna della Clinton.
2 agosto 2016 Peter Strzok, Vice-Direttore FBI al contro-spionaggio, vola a Londra per interrogare a sua volta l’Ambasciatore Downer: l’FBI apre ufficialmente un’indagine criminale su Papadopoulos e sull’interferenza dei russi nelle elezioni: Crossfire Hurricane.
2 agosto 2016 Muore Shawn Lucas a Washington DC. Il suo cadavere viene ritrovato nel bagno di casa dalla fidanzata. La causa contro il DNC, presentata da Lucas a nome di 120 donatori di Bernie Sanders, rimane pendente.
3 agosto 2016 Crowdstrike riceve il pagamento di 114.000 $ da parte del DNC per manutenzione infrastrutture.
Inizio agosto Con la partenza dell’operazione Crossfire Hurricane, il Direttore della Cia John Brennan avverte il Presidente Barack Obama che la Russia sta cercando di influenzare le elezioni con operazioni di spionaggio, anche cibernetiche. Brennan si intrattiene a tu per tu anche con i tre consiglieri speciali di Barack Obama: Susan Rice, National Security Adviser, la sua Vice Avril Haines, e il Capo di Gabinetto Denis McDonough.
Inizio agosto 2016 Victor Deripsaska, oligarca russo a cui Paul Manafort avrebbe offerto informazioni sulla Campagna Trump, si incontra di nascosto con il Vice-Premier russo Sergej Prikhodko. Prikhodko, ai vertici del governo russo dagli anni ’90, è considerato una delle eminenze grige della politica estera russa.
4 agosto 2016 Il Direttore della Cia John Brennan, in una telefonata di routine con la sua controparte russa Alexander Bortnikov, chiede di smettere con l’operazione di interferenza nelle elezioni presidenziali russe.
4 agosto 2016 Hillary Clinton posta un primo video in cui connette la Campagna Trump al Presidente russo Putin.
4 agosto 2016 In conferenza stampa congiunta con la Famiglia Rich, la città di Washington DC annuncia una ricompensa di 25.000 $ per chiunque fornisca informazioni utili a risalire al colpevole (o i colpevoli) della morte di Seth. All’evento partecipa anche Cathy Lanier, Capo della Polizia di Washington DC; Lanier sospetta che l’omicidio sia avvenuto nel contesto di una rapina finita male. Tuttavia dichiara: “abbiamo più domande che risposte sul caso Rich“.
5 agosto 2016 Roger Stone, storico consigliere di Donald Trump, dichiara: Guccifer2 non c’entra nulla con i russi. Nella seconda metà del mese, Stone scambierà messaggi sul DirectMessage di Twitter con il sedicente hacker rumeno.
5 agosto 2016 Quinto memo di Steele
9 agosto 2016 Wikileaks offre una ricompensa di 20.000 $ a chiunque fornisca informazioni per trovare i colpevoli della morte di Seth Rich.
10 agosto 2016 Alla famiglia Rich viene assegnato un portavoce, Brad Bauman, PR manager esperto nella gestione di crisi e già consulente del Partito Democratico attraverso il Pastorum Group. E’ Wikileaks, via Twitter, che dà risalto al legame fra Bauman e il DNC.
10 agosto 2016 Sesto e settimo memo di Steele. Accuse a Michael Flynn, carter Page e Jill Stein, candidata presidenziale dei verdi, di aver ricevuto fondi dal Cremlino per i loro viaggi in Russia. Ripete che il Cremlino sarebbe dietro al DNCLeak.
11 agosto 2016 Julian Assange, durante un’intervista all’emittente Niewssur, allude che Seth Rich potesse essere una fonte di Wikileaks.
Julian Assange: “I whistleblowers affrontano rischi per darci il materiale, e spesso rischi molto significativi. Come un ventisettenne che lavora per il DNC, a cui hanno sparato alla schiena, ammazzato, solo poche settimane fa, per ragioni ignote, mentre stava camminando per la strada a Washington. Quindi…”
Niewssur: “Quella era solo una rapina, mi pare; non è così?”
JA: No. Non ci sono conclusioni. Quelle sono il tipo di cose…”
N: “Cosa vuole suggerire?”
JA: “Sto dicendo che le nostre fonti corrono rischi; e si allarmano vedendo accadere cose come quella.”
N: “Quindi [Seth Rich] era una delle vostre fonti? Voglio dire…”
JA: “Non facciamo commenti su chi siano le nostre fonti..”
N: “Ma allora perchè fare questa allusione relativa a un giovane ucciso a colpi di pistola a Washington?”
JA: “Perchè dobbiamo capire quanto è alta la posta in gioco negli Stati Uniti. E le nostre fonti sono…le nostre fonti corrono rischi seri; per questo si rivolgono a noi, così possiamo proteggere il loro anonimato.
N: “Ma non è cosa da poco alludere a un omicidio. In pratica è quello che sta facendo.”
JA: “Beh, altri hanno fatto questa allusione. Stiamo investigando per capire che cosa è successo in quella situazione con Seth Rich. Penso che sia una situazione che desta allarme. Non c’è ancora una conclusione, altrimenti staremmo qui a parlare delle conclusioni. Noi siamo allarmati [da quella situazione]. E un numero di nostre fonti si allarmano quando questo genere di situazioni accadono.”
La notizia è accolta con perplessità; però manda in fibrillazione i siti di informazione alternativi: con le sue allusioni, Assange dà corda alla teoria, fra le altre, che Rich fosse il whisteblower dietro al DNCleak, e per questo sarebbe stato ucciso.
11 agosto 2016 Wikileaks, attraverso un comunicato stampa, dichiara:
“E’ nostra politica non confermare né negare l’identità delle nostre fonti. Dopo il caso Aaron Schwarz, questa politica include la copertura anche di presunte fonti decedute […] Questo non significa implicare che Seth Rich fosse una nostra fonte, o che il suo omicidio sia collegato con le nostre pubblicazioni.”
Questa è, a tutt’oggi, la posizione ufficiale di Wikileaks – e quindi di Julian Assange – sul caso Seth Rich.
12 agosto 2016 Roger Stone dichiara di essere in contatto con Wikileaks, e che presto l’organizzazione di Assange pubblicherà le oltre 30.000 email dell’Emailgate.
12 agosto 2016 Guccifer2 pubblica documenti interni al DCCC, il Democratic Congressional Campaign Committee.
12 agosto 2016 DCLeak pubblica email private di alcuni leader repubblicani fra i quali spiccano Lindsey Graham e John McCain, da sempre i più feroci critici dell’autocrate russo Vladimir Putin. Vengono pubblicate anche informazioni su circa 200 politici del Partito democratico.
Al pari di Guccifer2, DCLeak viene considerata un’operazione degli hacker russi legati al Cremlino.
12 agosto 2016 Secondo il Vice-Direttore dell’FBI Andrew McCabe, in questa data avrebbe ricevuto pressioni da Matthew Axelrod, Ufficiale del Dipartimento di Giustizia, affinché l’FBI frenasse nell’indagine sulla Clinton Foundation. McCabe, apparentemente, le respinge.
15 agosto 2016 Messaggio dell’agente FBI Peter Strzok a Lisa Page: l’operazione intorno al Russiagate viene definita una “Insurance Policy”; in un messaggio del precedente 27 luglio, Strzok annunciava: può solo vincere la Clinton.
15 agosto 2016 DCLeak pubblica 2.576 file interni alla Open Society Foundation di George Soros: nei documenti si espongno strategie e piani operativi della fondazione, e i finanziamenti a ONG e associazioni a livello globale.
16 agosto 2016 Il padre di Rich, intervistato in esclusiva dal DailyMail, rivela: quattro giorni prima del suo omicidio, Seth aveva ricevuto l’offerta di unirsi alla campagna presidenziale di Hillary Clinton, e si preparava a trasferirsi a Brooklyn.
16 agosto 2016 Cathy Lanier, che aveva parlato di “domande senza risposte” sull’omicidio Rich, si dimette da Capo della Polizia di Washington DC; la NFL l’ha selezionata per diventare la vice responsabile alla Sicurezza della National Football League.
19 agosto 2016 Paul Manafort, Direttore della Campagna presidenziale di Donald Trump, si dimette: la Associated Press ha appena svelato che Manafort aveva girato 2 milioni di dollari a una lobby di Washington per conto dell’ex Presidente ucraino Viktor Yanukovith, del Partito filo-russo.
Rick Gates, braccio destro di Manafort, continua a lavorare per la Campagna Trump.
22 agosto 2016 Ottavo memo di Steele, relativo alla corruzione di Manafort da parte dell’ex Presidente Ucraino Yanukovitch, filo-russo.
Metà/Fine agosto Il Direttore della Cia John Brennan avverte le cariche più alte della Commissione d’Intelligence del Congresso Usa: la Russia sta interferendo nelle elezioni americane, dirige attacchi cibernetici per far eleggere Donald Trump.
1 settembre 2016 Stefan Halper incontra Sam Clovis, Direttore della Campagna Trump; accenna di aver incontrato Carter Page, e di voler condividere le proprie ricerche sulla Cina. L’incontro era stato sollecitato da Halper attraverso una email inviata tre giorni prima.
2 settembre 2016 Halper, informatore dell’FBI, contatta via email George Papadopoulos, consigliere della Campagna Trump: gli commissiona uno studio di geopolitica con focus sull’energia. Papadopoulos accetta, va a Londra su un volo pagato e vi rimane per un paio di settimane. Quando i due si incontrano, Halper chiede a Papadopoulos se sappia di email della Clinton; il consigliere di Trump nega. A ottobre consegna il lavoro, per il quale viene pagato circa 3.000 $.
Agosto/Settembre 2016 Glenn Simpson, fondatore di Fusion GPS, e l’ex agente britannico Christopher Steele, sono in contatto con il Dipartimento di Giustizia attraverso il Vice Attorney General Bruce Ohr, il quale gira ai colleghi del FBI le rivelazioni raccolte sulla collusione fra la Campagna Trump e il Cremlino. Ohr non svela al Dipartimento di Giustizia che sua moglie, Nellie Ohr, lavora per Fusion GPS, ed è impegnata a trovare materiale d’opposizione su Donald Trump.
Steele condivide le informazioni in suo possesso pure con Jonathan Winer, Vice Segretario al Dipartimento di Stato.
Settembre 2016 La famiglia Rich, la fidanzata e gli amici escludono categoricamente che Seth potesse essere il leaker dei DNCleak.
14 settembre 2016 Nono, decimo e undicesimo memo di Steele. I russi sarebbero in possesso di nuovo materiale compromettente su Clinton.
20 settembre 2016 Come emergerà da un’inchiesta di The Atlantic, l’account Twitter di Wikileaks e Donald Trump Jr intrattengono una breve conversazione in DM (direct message) relativo a un sito di opposizione a Trump.
23 settembre 2016 Michael Isikoff di YahooNews scrive che l’FBI ha aperto un’inchiesta su Carter Page e la possibile collusione fra la Campagna Trump e la Russia per interferire nelle elezioni Usa. L’articolo è interamente basato sulle confidenze di Christopher Steele al reporter di YahooNews. Altri giornalisti, insieme a Isikoff, erano stati dettagliati da Steele; ma solo il corrispondente di Yahoonews decide di pubblicare le informazioni non verificate dell’ex agente britannico.
Come emerge da una email del DNCleak: il 3 maggio 2016 Alexandra Chalupa, consulente del DNC per i legami fra Paul Manafort e gli oligarchi ucraini filo-russi, aveva contattato Luis Miranda, Direttore delle Comunicazioni del DNC: da settimane sto lavorando con Michael Isikoff, reporter di YahooNews, autore di molti scoop sul Russiagate.
Pochi giorni dopo lo scoop di YahooNews, Page lascia il suo ruolo di consigliere per la Politica estera.
25 settembre 2016 Carter Page scrive al Direttore dell’FBI James Comey: sono oggetto di una caccia alle streghe. Da decenni ho sempre collaborato con la Cia e l’FBI ogni volta che mi è stato richiesto.
26 settembre 2016 Dopo la lettera di Carter Page al Direttore FBI James Comey, l’ufficiale FBI Peter Strzok scrive una email alla sua collega Lisa Page: “Almeno abbiamo un pretesto per interrogare Carter Page”
28 Settembre 2016 Data in cui Peter Strzok, comunicando con la sua collega e amante Lisa Page, ammette che Andrew McCabe, Vice-Direttore FBI, è a conoscenza di migliaia di email di Hillary Clinton trovate sul computer di Antony Weiner, marito di Huma Abedin, assistente personale di Hillary Clinton. Weiner era sotto indagine Fbi aver scambiato messaggi scabrosi con una minorenne.
Ottobre 2016 Christopher Steele, autore dei memo poi raccolti nello Steele Dossier, viene interrogato dall’FBI: condivide l’identità di alcune delle sue fonti affinché si verifichino le sue accuse.
1 Ottobre 2016 Roger Stone twitta: “Per Hillary Clinton è finita. #Wikileaks”.
3 ottobre 2016 Nuovo scambio di battute in DM fra l’account twitter di Wikileaks e Donald Trump Jr. Richiesta di ritwittare le Podestaemails.
4 ottobre 2016 In una conferenza stampa, Julian Assange annuncia che Wikileaks pubblicherà altro materiale su Hillary Clinton.
4 ottobre 2016 Guccifer2 annuncia di aver hackerato la Clinton Foundation; pubblicherà poi dei documenti che, a un’attenta verifica, si dimostrano già noti.
4 ottobre 2016 Steve Bannon, editore di Breitbart e Direttore esecutivo della Campagna Trump, contatta Roger Stone per chiedergli chiarimenti sulla conferenza stampa di Assange. Da mesi Roger Stone si accredita come insider di Wikileas.
7 Ottobre 2016 Il Washington Post rende pubblico un video in cui il candidato repubblicano Donald Trump ammette atteggiamenti con donne che molti accostano alla molestia sessuale.
7 ottobre 2016 Wikileaks comincia a pubblicare le Podestaemail, un’operazione mediatica che durerà oltre 30 giorni. Dalle 20.000 email emerge che l’entourage della Clinton insabbiò elementi che potevano incriminarla nell’Emailgate. Viene svelato anche lo schema dei finanziamenti alla Clinton Foundation: attraverso la società di consulenza Teneo sono stati raccolti centinaia di milioni di dollari in cambio di favori politici.
7 ottobre 2016 Comunicato congiunto del Dipartimento di Sicurezza Nazionale (DoHS) e dell’Ufficio del Direttore dell’Intelligence Nazionale (ODNI): “La Comunità di Intelligence degli Usa è convinta che gli attacchi alle email e ai sistemi informatici di politici americani sono stati diretti dal Governo russo.
Susan Rice, National Security Adviser del Presidente Obama, convoca l’Ambasciatore russo Sergej Kislyak: Putin deve smettere di interferire con le elezioni Presidenziali americane.
12 ottobre 2016 Roger Stone dichiara alla NBCnews: ho un backchannel con Wikileaks. Alla fine del 2017, emergerà che l’intermediario fra Roger Stone e Julian Assange è Randy Credico, giornalista radiofonico e attivista politico che ha contribuito a depenalizzare reati per possesso di droga.
In quei giorni Stone riceve un messaggio da un associato di Steve Bannon: “Ben fatto”.
12 ottobre 2016 Dodicesimo memo di Steele. Conferma che i russi sono dietro all’hackeraggio delle email della Clinton (del suo Capo Campagna Podesta) e che Wikileaks sarebbe sfruttata come “plausible denial”.
14 ottobre 2016 Melissa Hodgman, moglie dell’ufficiale FBI Peter Strzok, è promossa a Direttrice della Divisione Anti-Crimine alla SEC (Security and Exchange Commission).
16 ottobre 2016 All’Ambasciata dell’Ecuador viene tagliato l’accesso internet a Julian Assange; verrà ripristinato solo due mesi dopo.
17 ottobre 2016 Su twitter Guccifer2 dichiara di essere pronto a nuove pubblicazioni e di aver cambiato domicilio grazie a Wikileaks.
18 ottobre 2016 Tredicesimo memo di Steele. Conferme dell’incontro fra Carter Page e Sechin, boss di Rosneft, nel luglio 2016; offerta di un guadagno per la vendita del 19% di Rosneft in cambio del ritiro delle sanzioni americane contro la Russia. Page avrebbe confermato l’intenzione di Trump di rispettare questo accordo.
19 ottobre 2016 Quattordicesimo memo di Steele.
19 ottobre 2016 Robert Mueller, ex Direttore FBI (2001-2013) viene assunto da Booz Allen Hamilton, società di tecnologia e informatica. Attraverso la BAH, contractor del Governo Usa, Mueller dovrà revisionare tutto l’apparato di sicurezza della NSA (National Security Agency), e i processi di gestione delle informazioni.
20 ottobre 2016 Quindicesimo memo di Steele. Nell agosto 2016 l’avvocato di Trump Michael Cohen avrebbe viaggiato a Praga, Repubblica Ceca, per incontrarsi con rappresentanti del Cremlino.
21 ottobre 2016 Il Dipartimento di Giustizia ottiene l’ingiunzione per la sorveglianza di Carter Page dal FISC, Corte USA per sorveglianza di presunti agenti stranieri. Nella richiesta viene presentato lo Steele Dossier, e l’articolo di Michael Isikoff come seconda fonte per corroborare le rivelazioni contenute nello Steele Dossier (Nunes Memo).
Viene concesso anche il FISA su due banche estoni attraverso cui sarebbero transitati fondi del Cremlino per la Campagna Trimp.
21 ottobre 2016 Nuovo scambio di battute in DM fra Donald Trump Jr e l’account twitter di Wikileaks. L’organizzazione di Assange chiede i documenti relativi ai contributi di Trump da pubblicare in esclusiva, così da mostrare l’imparzialità di Wikileaks: “in questo modo i documenti da noi pubblicati non saranno più percepiti pro-Trump o anti-Clinton, come i media stanno cercando di dipingerli.”
22 ottobre 2016 Muore Gavin MacFadyen, giornalista, attivista dei diritti civili, Direttore di Wikileaks e mentore di Julian Assange. Era ammalato di tumore.
24 ottobre 2016 Da un articolo del Wall Street Journal emerge il legame fra il Governatore della Virginia Terry McAuliffe, clintoniano di ferro, e Jill McCabe, moglie di Andrew McCabe, Vice-Direttore FBI. McAuliffe avrebbe finanziato per 675.000 $ la Campagna della McCabe per un seggio al Senato nelle elezioni del 2015. Secondo l’articolo, firmato da Devlin Barret, McCabe aveva istruito gli agenti FBI a “frenare” le indagini sulla Clinton Foundation.
27 ottobre 2016 Il Direttore del FBI Comey viene informato che sono state trovare centinaia di migliaia di email di Hillary Clinton sul computer di Anthony Weiner, marito di Huma Abedin, assistente speciale di Hillary Clinton.
28 ottobre 2016 Crowdstrike riceve il pagamento di 33.750 $ da parte del DNC.
28 ottobre 2016 Il Direttore dell’FBI Comey annuncia che è stato trovato materiale relativo all’Emailgate sul computer del marito di Huma Abedin, assistente speciale di Hillary Clinton; l’indagine viene riaperta per capire se fra le email sia presente materiale classificato.
30 Ottobre 2016 Il Presidente Usa Barack Obama chiama Vladimir Putin attraverso la linea diretta istituita per le emergenze nucleari: intima al Presidente russo di smettere di interferire nelle elezioni americane, e che Washington giudicherà la Russia responsabile di questa interferenza.
31 ottobre 2016 Mother Jones pubblica un articolo in cui svela che un veterano dello spionaggio britannico ha dato all’FBI materiale che prova la collusione fra la Campagna Trump e la Russia. La fonte anonima dell’autore è il veterano stesso, Christopher Steele.
Pochi giorni dopo l’FBI interroga David Corn, l’autore dell’articolo, e trova conferme che la fonte è Steele. Viene così deciso di recidere i rapporti di collaborazione fra l’FBI e l’ex spia britannica, senza pagare i 50.000 $ pattuiti. Questo dovrebbe implicitamente invalidare le accuse contenute nello Steele Dossier, visto che l’ex spia britannica aveva un’agenda precisa: squalificare la Campagna Trump; anche perché in quei due mesi e mezzo l’FBI non avrebbe trovato contro-prove per corroborare le affermazioni di Steele.
Fine ottobre 2016 La Campagna Clinton e il DNC cessano il finanziamento a Fusion GPS per la ricerca d’opposizione su Donald Trump. Marc Elias, legale di Perkins Coie, studio attraverso il quale passavano i pagamenti per l’ex Agente britannico, si appropria dei memo stilati da Steele sulla connessione Trump/Russia.
Ottobre/novembre 2016: Il Console Generale dell’FBI James Baker riceve materiale relativo all’hackeraggio dei russi in vista della richiesta di sorveglianza su Carter Page, membro della Campagna Trump; a consegnare il materiale è Michael Sussmann, di Perkins Coie; Sussmann, giù ufficiale del Dipartimento di Giustizia.
1 novembre 2016 L’Office of Chief Medical Examiner di Washington DC classifica la morte di Shawn Lucas, che aveva servito la causa per frode elettorale al DNC, come un incidente domestico, provocato da un cocktail di farmaci e prodotti rilassanti.
1 novembre 2016 Dall’account twitter dell’FBI @FBIRecordsVault, dormiente da un anno, vengono postate centinaia di pagine sulle indagini relative alla Clinton Foundation; in particolare al “perdono”, proprio nelle ultime ore dell’Amministrazione Clinton, di Marc Rich – in seguito diventato primo grande donatore della Clinton Foundation.
1 novembre 2016 Il Vice-Direttore FBI Andrew McCabe ricusa dal proprio ruolo nell’indagine sulla Clinton Foundation dopo che sono emersi i fondi di Terry McAuliffe, Governatore della Virginia e clintoniano di ferro, destinati a Jill McCabe, candidata democratica per un seggio al Senato.
Novembre 2016 Christopher Steele si incontra con Andrew Woods, ex Ambasciatore Britannico in Russia, per discutere del Dossier su Trump.
6 novembre 2016 Wikileaks pubblica una seconda parte delle DNCleak, circa 8.000 email interne del Partito Democratico.
6 novembre 2016 Il Direttore FBI Comey chiude di nuovo le indagini sull’Emailgate: anche in questo caso raccomanda la non incriminazione di Hillary Clinton.
7 novembre 2016 Il Segretario di Stato John Kerry vola in Antartide in vista di una conferenza mondiale sul Clima.
8 novembre 2016 Nuovo messaggio in DM dall’account di Wikileaks a Donald Trump Jr: “Non riconoscete il risultato delle elezioni; così mostrereste la corruzione del sistema politico e mediatico americano”.
8 novembre 2016 Hillary Clinton perde le elezioni. Donald Trump è il nuovo Presidente degli Stati Uniti.
10 novembre 2016 Obama sconsiglia Trump di nominare Michael Flynn alla Guida della Sicurezza nazionale. Nel 2014 Obama aveva rimosso Flynn dalla Dia, l’Agenzia di Intelligence della Difesa.
11 novembre 2016 Il Presidente eletto Donald Trump rimuove Chris Christie, ex Governatore del New Jersey, dall’incarico di dirigere la Transizione alla Casa Bianca. Al suo posto, viene incaricato il neo Vice-Presidente Mike Pence.
15 novembre 2016 L’Ammiraglio Mike Rogers, Direttore della NSA, è in visita privata alla Trump Tower, dove incontra il Presidente eletto.
15 novembre 2016 Il deputato Mike Rogers, ex Presidente della House Intelligence Committee, si dimette da ogni incarico nella Campagna Trump.
16 novembre 2016 Il Presidente eletto Trump ordina che il Transition Team si trasferisca dalla Trump Tower al Trump National Golf Club di Bedminster (NJ).
16 novembre 2016 James Clapper si dimette da Direttore dell’ODNI (Ufficio del Direttore della National Intelligence)
16 novembre 2016 Il Presidente eletto Donald Trump seleziona il Rappresentante Mike Pompeo come Direttore Cia, e il Senatore Jeff Sessions come Segretario alla Giustizia.
16 novembre 2016 Andrew Woods, ex Ambasciatore britannico a Mosca, incontra il Senatore John McCain presso il l’Halifax Security Conference: i due discutono dello Steele Dossier.
Novembre 2016 Cresce il consenso all’interno delle istituzioni e dei media Usa sul fatto che il Cremlino abbia influenzato la campagna presidenziale filtrando documenti del Partito Democratico e dell’entourage di Clinton a canali come Wikileaks e Guccifer2.
22 novembre 2016 L’FBI interroga Bruce Ohr (Dipartimento di Giustizia) e Nellie Ohr (Ex Cia, Fusion GPS); è il primo di tre interrogatori nel giro di venti giorni.
23 novembre 2016 La famiglia Rich appare in una conferenza stampa insieme a Jack Burkman, lobbista conservatore: l’obiettivo è mantenere alta l’attenzione sulle indagini relative all’omicidio di Seth Rich.
Jack Burkman offre 125.000 $ a chi darà informazioni sul caso; il lobbista è convinto che dietro alla morte di Seth Rich vi sia il Cremlino, come punizione per aver scoperto la penetrazione nei server del DNC da parte di hacker russi.
30 novembre 2016 Nuovo pagamento del DNC a favore di Crowdstrike, per la somma di 99.000 $.
Dicembre 2016 L’FBI mette più risorse per indagare i legami fra la Campagna Trump e la Russia.
1 dicembre 2016 Presso la Trump Tower, incontro fra Jared Kushner, genero di Trump e fresco consigliere del Presidente, Michael Flynn, Consigliere alla Sicurezza Nazionale “in pectore”, e l’Ambasciatore russo Sergej Kislyak; i tre avrebbero discusso sull’istituzione di un canale informale, durante la transizione, affinché Trump e il Governo russo potessero discutere di Siria. Kushner propone di utilizzare una palazzina di proprietà dell’Ambasciata russa.
7 dicembre 2016 Il Presidente Vladimir Putin annuncia che la Russia cede il 19,5% di Rosneft, colosso petrolifero di Stato, a una joint-venture Glencore/Qatar; una operazione pubblicizzata già nel dicembre 2015. E’ la privatizzazione più grande dagli anni ’90. I contorni dell’operazione, da circa 10,2 miliardi di $, non sono chiari, come noterà un’inchiesta della Reuters.
9 dicembre 2016 Il senatore John McCain entra in possesso dello Steele Dossier e lo passa al Direttore FBI James Comey.
12 dicembre 2016 Evelyn Farkas, ex Vice-segretario alla Difesa con delega alla Russia e all’Ucraina, firma un articolo su Politico, nel quale evidenzia le connessioni fra Trump e la Russia, e come il Presidente russo Putin abbia interferito nelle elezioni presidenziali. Farkas si era dimessa nel 2015 perché giudicava troppo debole l’atteggiamento di Washington contro Mosca.
13 dicembre 2016 Sedicesimo memo di Steele. Si afferma che durante il viaggio a Praga, Cohen avrebbe consegnato ai russi i fondi per pagare gli hacker europei agli ordini del Cremlino: hacker che avrebbero rubato le email poi pubblicate da Wikileaks. L’azienda di Aleksey Gubarev, cittadino russo, viene legata all’operazione.
13 dicembre 2016 Trump nomina Rex Tillerson nuovo Segretario di Stato. Tillerson è il Ceo di ExxonMobile, gigante petrolifero che ha accordi con Mosca congelati dalle sanzioni del 2014. Nel 2013 Tillerson era stato insignito della Medaglia di Amicizia con la Russia dal Presidente Putin in persona.
15 dicembre 2016 In un’intervista a Foxnews, Julian Assange ripete di non conoscere Guccifer2, e di non sapere chi gestisca il sedicente hacker rumeno.
16 dicembre 2016 Nuovo messaggio in DM dall’account di Wikileaks a Donald Trump Jr: “Tuo padre potrebbe nominare Assange ambasciatore australiano a Washington DC. Non lo farebbe mai, ma lancerebbe il giusto messaggio a Svezia, Australia e Gran Bretagna riguardo al trattamento illegale riservato ad Assange”.
17 Dicembre 2017 Stefan Halper si dimette dal Cambridge Intelligence Seminar, accusando l’Accademia di essere stata infiltratata da spie russe.
18 dicembre 2016 Craig Murray, ex Ambasciatore britannico in Uzbekistan, apertamente critico contro la Guerra al Terrore, e attivista di Wikileaks, dichiara a Consortiumnews:
“Lo scorso settembre [dopo la morte di Rich] ho conosciuto la fonte delle Podestaemail. E’ americano, un insider del DNC molto insoddisfatto per come il Partito aveva trattato Sanders; ed una persona diversa rispetto alla fonte dei DNCleak”
Wikileaks comunica che Murray parla a titolo personale.
26 Dicembre 2016 Muore Oleg Erovinkin, ex Generale del FSB, e attuale managing Director di Rosneft, colosso petrolifero di Stato. Secondo le indagini, Erovinkin sarebbe morto per arresto cardiaco.
28 Dicembre 2016 Ultima tranche di pagamento a Fusion GPS da parte di Perkins Coie, studio legale del DNC e del comitato elettorale di Hillary Clinton
29 dicembre 2016 Il Presidente Usa uscente Barack Obama annuncia nuove sanzioni contro la Russia in relazione all’interferenza russa nelle elezioni; in particolare, accusa gli hacker del Cremlino di aver penetrato email e server di politici americani. Vengono espulsi 35 cittadini russi.
29 dicembre 2016 Multipli contatti telefonici fra Michael Flynn e l’Ambasciatore russo Sergej Kislyak; il futuro National Security Advisor di Trump chiede ai Russi di non reagire alle sanzioni, perché la nuova Amministrazione avrà un atteggiamento diverso nei confronti di Mosca. Si pensa che la conversazione fosse registrata dall’FBI, poiché Kysliak è oggetto di FISA, mandato di sorveglianza per agenti stranieri operativi sul suolo americano.
3 gennaio 2017 Julian Assange, intervistato su FoxNews, dichiara: i corpi del DNCleak e delle Podestaemail sono stati ottenuti attraverso leak, non via hacker; la fonte non è parte di uno Stato, e non appartiene ad agenzie governative. La nostra motivazione, per quanto riguarda l’America o qualsiasi altra nazione, è esporre la corruzione di chi è al potere.
5 gennaio 2017 Il Presidente uscente Barack Obama e il vice Joe Biden vengono messi al corrente dello Steele Dossier attraverso due pagine di sintesi presentate dal Direttore Cia John Brennan. All’incontro sono presenti anche il Direttore FBI James Comey, il Direttore della NSA Mike Rogers, e il Direttore dell’ODNI James Clapper.
Subito dopo, si tiene un altro incontro fra Obama, Susan Rice, National Security Adviser, Sally Yates, Vice-Segretario alla Giustizia, il Direttore FBI Comey: discutono delle indagini dell’FBI sui legami fra Trump e i russi, e dello Steele Dossier. Si discute anche su quanto l’attuale Amministrazione possa rivelare all’Amministrazione Trump, circa le indagini sul “Russiagate”.
6 gennaio 2017 L’ODNI (Ufficio del Direttore della National Intelligence) pubblica il rapporto sulle interferenze russe nelle elezioni americane. Pur in assenza di prove incontrovertibili, la comunità di Intelligence Usa, in particolare la Cia, accusa Putin di aver ordinato la penetrazione nei sistemi informatici del Partito Democratico, e di aver reso possibile i leak che hanno compromesso la candidatura di Hillary Clinton.
6 gennaio 2017 Il Direttore FBI Comey informa il Presidente eletto Donald Trump sull’esistenza dello Steele Dossier; senza rivelare, però, che è il prodotto di una Opposition research finanziata dalla Campagna Clinton e dal DNC. Comey verbalizza i dialoghi dell’incontro con memo ufficiali.
9 gennaio 2017 Comey ammette: l’Fbi non ha mai avuto accesso ai server del DNC per verificare l’hackeraggio da parte dei servizi segreti russi.
10 gennaio 2017 Buzzfeed pubblica lo Steele Dossier.
- la Russia, fin dagli anni ’90, coltivava Donald Trump come asset.
- Il Cremlino ha cercato di far eleggere Trump alla Casa Bianca, e ha intrapreso azioni contro la sua rivale Hillary Clinton durante il 2016.
- Molti membri della Campagna Trump, in particolare il Capo Campagna Paul Manafort, l’avvocato di Trump Michael Cohen e il Consigliere Carter Page, erano in contatto con personalità russe per favorire l’elezione di Trump. Le azioni intraprese dai russi comprendono l’hackeraggio del DNC, e il successivo filtro a parti terze, per colpire Hillary Clinton; questo, in cambio di politiche favorevoli alla Russia.
- I russi sono dietro all’hackeraggio delle email di Clinton (DNCleak e Podestaemail)
- i Russi dispongono di “compromat” su Donald trump; il materiale compromettente riguarderebbe il soggiorno di Trump a Mosca durante Miss Universo, nel 2013, e l’incontro con varie prostitute.
Carter Page, l’individuo maggiormente esposto nel documento finanziato prima da Fusion GPS, e per due mesi e mezzo anche dall’FBI, non è oggetto di nessuna indagine rispetto alle accuse contenute nel dossier.
11 gennaio 2017 Erik Prince, fondatore della Blackwater, società che fornisce contractors i zone di guerra, e grande sostenitore/finanziatore di Trump, si incontra alle Seychelles con Kiril Dmitriev, fund-manager vicino al Presidente russo Vladimir Putin. Si sospetta che durante questo incontro Prince abbia parlato di istituire un back-channel fra Trump e il Cremlino. Betty DeVos, sorella di Prince, verrè nominata Segretario all’Educazione dell’Amministrazione Trump.
11 gennaio 2017 Il Direttore dell’ODNI James Clapper, intervistato dalla CNN, spiega che lo Steele Dossier circolava illegalmente, e che non è il prodotto dell’Intelligence americana; ancora non viene svelato che era stato finanziato dalla Campagna Clinton.
12 gennaio 2017 L’Ispettore Generale del Dipartimento di Giustizia Michael Horowitz apre un’indagine interna sull’operato dell’FBI in relazione al caso dell’Emailgate.
17 gennaio 2017 Nel suo ultimo discorso alle Nazioni Unite, l’Ambasciatrice Usa Samatha Power critica asprarmente la Russia, accusandola di voler sovvertire l’ordine globale.
18 gennaio 2017 La famiglia Rich, attraverso il Washington Post, condanna le più disparate teorie del complotto che circolano intorno all’omicidio di Seth.
20 gennaio 2017 Susan Rice, National Security Adviser, si invia una email nella quale commenta così l’incontro del 5 gennaio 2017 nell’Ufficio Ovale sullo Steele Dossier, e l’interferenza dei russi nelle elezioni Presidenziali: Obama ha voluto approfondire ogni aspetto della questione, e voleva esser sicuro che non ci fossero motivi per non condividere le informazioni sulla Russia con la nuova Amministrazione. Ha agito by the book – secondo le regole. Fra le righe, respinge in anticipo le accuse che Obama abbia utilizzato lo Steele Dossier per scopi politici.
20 gennaio 2017 Il nuovo Presidente degli Stati Uniti Donald Trump si insedia alla Casa Bianca.
Gennaio 2017 Il Direttore FBI James Comey e il Segretario alla Giustizia ad interim Sally Yates firmano un nuovo ordine di sorveglianza per Carter Page. Secondo i procedimenti legali per ottenere una FISA, l’FBI dovrebbe aver appurato la veridicità delle accuse allegate nel primo mandato (ottobre 2016), e presentarne delle nuove. Tuttavia Page non è incriminato.
24 gennaio 2017 L’Fbi interroga il National Security Adviser Michael Flynn sui suoi contatti con i russi durante la Campagna elettorale. Interrogato, fra gli altri, dall’agente Peter Strzok, Flynn nega di essersi sentito con l’ambasciatore russo Kysliak.
27 gennaio 2017 George Papadopoulos, ex Consigliere della Campagna Trump, viene interrogato dall’FBI: mente sul fatto che gli incontri con Mifsud avvennero quando ancora non era nella Campagna Trump. Questa menzogna, successivamente, permetterà all’Fbi di incriminarlo per falsa testimonianza.
30 gennaio 2017 Il Presidente Donald Trump licenzia Sally Yates, alla guida del Dipartimento di Giustizia in attesa che venga confermato il Segretario in carica.
Qualche giorno prima Yates aveva avvertito Trump: Flynn, nominato Consigliere alla Sicurezza Nazionale, non è stato trasparente con il Congresso Usa riguardo ai suoi contatti con i russi.
Gennaio 2017 Assange. attraverso l’avvocato americano Adam Waldman, apre una trattativa con il Dipartimento di Giustizia Usa: concederebbe redazioni ai documenti su manuali di armi cibernetiche della Cia che Wikileaks ha in programma di pubblicare, in cambio di un uscita sicura dall’Ambasciata dell’Ecuador e immunità per un tempo limitato; si dice pronto a offrire prove tecniche che il DNCleak non proviene da potenze straniere (cioè la Russia).
31 gennaio 2017 Sergej Mikhailov, Capo della sicurezza informatica del FSB (Servizi di Sicurezza russi), e il suo Vice Dimitri Dokuchaev, vengono arrestati a Mosca per alto tradimento: erano alla guida di operazioni congiunte con la Cia per quanto riguarda la cyber-security. Insieme a loro è stato arrestato anche Ruslan Stoyanov, esperto di sicurezza informatica dei laboratori Kaspersky. I media Usa vedono un nesso fra gli arresti e le rivelazioni che gli hacker russi di ATP29 (legato al FSB) e Fancy Bear (legato al GRU, l’Intelligence militare russa) avrebbero sottratto il corpo del DNCleak e delle Podestaemail.
Febbraio 2017 Il russo Aleksey Gubarev, imprenditore del web accusato nello Steele Dossier di aver avuto un ruolo nell’hackeraggio dei server del DNC, fa causa a Buzzfeed, che qualche settimana prima aveva pubblicato il dossier.
Febbraio 2017 Il lobbista conservatore Jack Burkman lancia Profiling Project: un gruppo di dottorandi in Psicologia forense della George Town University iniziano un’indagine parallela sul caso Seth Rich. Burkman, inoltre, ribadisce la ricompensa di 105.000 $ a chiunque fornisca informazioni per risalire ai colpevoli dell’omicidio.
6 febbraio 2017 Agenti dell’FBI interrogano Joseph Mifsud, in visita negli Stati Uniti. Il Professore maltese, che avrebbe svelato a Papadopoulos il possesso di materiale compromettente su Hillary Clinton da parte dei Russi, viene lasciato partire per l’Europa.
13 febbraio 2017 Michael Flynn si dimette da Consigliere alla Sicurezza Nazionale; aveva omesso a Mike Pence, Vice-Presidente e Capo Transizione dell’Amministrazione Trump, di aver avuto contatti multipli con i russi.
14 febbraio 2017 Trump, in un testa a testa con Comey, chiede al Direttore dell’Fbi: Flynn non ha fatto nulla di male, lasciate perdere le indagini. Sull’episodio, Comey scriverà un memo, poi leakato alla stampa tre mesi dopo.
20 febbraio 2017 A New York muore Vitaly Churkin, dal 2006 Ambasciatore russo alle Nazioni Unite. La causa del decesso è un attacco cardiaco. Il Medical Examiner Office, dopo una prima autopsia, richiede ulteriori esami tossicologici. Il Governo di Mosca fa valere l’immunità anche post-mortem, e la salma viene rimpatriata.
Marzo 2017 L’Fbi ammette che esiste un’indagine criminale sui contatti fra l’entourage di Trump e figure di primo piano del Cremlino.
Nel mirino dello scandalo Russiagate finiscono: Jared Kushner, genero di Trump e suo consigliere speciale alla Casa Bianca. Il Segretario alla Giustizia Jeff Sessions, per i suoi contatti con l’Ambasciatore russo Sergej Kislyak e la sua apertura nei confronti del Governo russo. Il Segretario di Stato Rex Tillerson, ex Ceo di ExxonMobil, detentrice di contratti miliardari per il petrolio russo, ma congelati dalle sanzioni.
Marzo 2017 L’FBI interroga Carter Page in cinque occasioni diverse, per un totale di 10 ore, sui suoi legami con i russi.
Marzo 2017 Il Direttore dell’FBI Comey, attraverso il Vice-Presidente della Senate Intelligence Committee Mike Warner (D-VA), comunica all’avvocato di Assange che la trattativa con il Dipartimento di Giustizia (redazioni sui manuali delle armi cibernetiche della Cia in cambio di passaggio sicuro e immunità diplomatica, è cancellata.
Il Dipartimento di Giustizia, secondo l’ufficiale che gestisce la trattativa, fa sapere all’avvocato di Assange che nulla è cambiato. Tuttavia è Wikileaks che si tira indietro, vista la posizione netta del Direttore dell’FBI Comey.
2 marzo 2017 Il Segretario alla Giustizia Jeff Sessions ricusa il suo ruolo sul cosiddetto Russiagate. Le pressioni erano montate con la scoperta che durante le udienze di accettazione della nomina davanti al Congresso, Sessions avesse nascosto gli incontri con l’Ambasciatore russo Sergej Kislyak.
4 marzo 2017 Roger Stone afferma che i suoi contatti indiretti con Wikileaks erano perfettamente legali.
13 marzo 2017 Wikileaks pubblica Vault7, svelando l’arsenale informatico della Cia. In seguenti pubblicazioni, emerge che l’Intelligence americana dispone di software in grado sabotare sistemi operativi, e impiantare false tracce informatiche.
19 marzo 2017 La Famiglia di Seth Rich lancia una raccolta fondi su GoFundme.com, per cercare indizi riguardo alla misteriosa morte del loro caro, e mantenere alta l’attenzione a livello nazionale. Però specificano: chiediamo fondi slegati da agende politiche.
20 marzo 2017 Davanti alla Commissione di Intelligence della Camera Usa, il Direttore Fbi Comey denuncia: gli hacker russi hanno consegnato le email rubate alla Campagna Presidenziale di Hillary Clinton a un intermediario che a sua volta le ha girate a Wikileaks. L’obiettivo dei russi era far vincere l’avversario della candidata democratica. Comey non ha saputo dare informazioni sull’identità dell’intermediario, né sugli hacker russi.
Conferma che associati della Campagna presidenziale di Trump sono sotto indagine criminale per legami con la Russia, e il tentativo del Cremlino di influenzare le elezioni.
22 marzo 2017 La credibilità di Crowdstrike, il cui rapporto è una prova schiacciante del Russiagate, è messa in forte dubbio: le sue analisi in un differente episodio di hackeraggio vengono demolite.
26 marzo 2016 Donna Brazile, ex Direttrice del Partito Democratico ad interim dopo lo scandalo DNCleak, vola a Omaha per partecipare a una veglia in onore di Seth Rich.
8 aprile 2017 L’attrice Robyn Young rende pubblico uno scambio di messaggi con Guccifer2 sul DirectMessage di Twitter avvenuto il 25 agosto 2016; Guccifer2 avrebbe svelato all’attrice: Seth era il mio whistleblower. La notizia viene accolta con incredulità. Viene però twittata dall’account twitter di Wikileaks.
8 aprile 2017 Wikileaks accusa Guccifer2 di essere una operazione di disinformazione: definisce Guccifer2 una “US alleged Russian spy”.
10 aprile 2017 Glenn Selig, Public Relation manager di Jack Burkman, chiede a Wikileaks di rivelare ciò che sa sull’omicidio di Seth Rich.
Aprile 2017 Il Direttore FBI Comey e il Vice-Segretario alla Giustizia Dana Boente firmano un nuovo ordine di sorveglianza per Carter Page. Le accuse contenute nello Steele Dossier sono state ormai scrutinate pubblicamente, e non confermate da contro-prove. Nonostante le sue numerose deposizioni, e gli ormai sei mesi di stretta sorveglianza, non è ancora stato incriminato.
9 maggio 2017 Il Presidente Usa Donald Trump licenzia Comey. Ufficialmente, il Direttore Fbi è stato messo da parte per come aveva gestito l’Emailgate. In realtà, si pensa che il suo licenziamento sia il tentativo di bloccare le indagini sul Russiagate.
Molti democratici di punta, da Maxine Waters a Diane Feinstein, dichiarano: esistono ormai prove circostanziali che la Russia abbia cercato di far eleggere Donald Trump in cambio di relazioni Usa-Russia favorevoli a Mosca.
10 maggio 2017 Il Presidente Usa Donald Trump riceve il Ministro degli esteri russo Sergej Lavrov e l’Ambasciatore russo Kislyak alla Casa Bianca.
10 Maggio 2017 (circa) Andrew McCabe, Direttore ad Interim dell’FBI, lancia un’indagine di contro-spionaggio su Donald Trump: vuole capire se il Presidente degli Stati Uniti stia operando in qualità di agente della Russia.
14 maggio 2017 Peter Smith, operativo del Partito Repubblicano in Illinois, viene trovato cadavere; secondo la polizia si tratta di suicidio. Dieci giorni prima Smith, in un’intervista al Wall Street Journal, aveva annunciato: sto lavorando al recupero delle email cancellate dal server di Hillary Clinton.
14 maggio 2017 James Comey filtra a un amico il memo in cui descrive le pressioni ricevute da Trump affinché l’FBI non indagasse più Flynn.
15 Maggio 2017 Un’intervista di Fox5 all’investigatore privato Rod Wheeler fa scoppiare di nuovo il caso Rich a livello nazionale. Wheeler, al servizio della famiglia Rich, viene pagato da Ed Butowsky, lobbista repubblicano e finanziatore di FoxNews. Il detective privato svela:
“E’ provato, secondo le mie fonti all’interno della Polizia di Washington DC, che ci furono contatti fra Rich e Wikileaks, ma le indagini sono bloccate dai piani alti.”
16 maggio 2017: Julian Assange rilancia su Twitter lo scoop di Fox5.
16 Maggio 2017: la famiglia Rich, attraverso il loro portavoce, disconosce le affermazioni di Wheeler. In seguito, intimerà al detective, per vie legali, di cessare ogni attività di indagine su Seth.
16 maggio 2016 Il New York Times riporta: un memo di Comey rivela: Trump fece pressioni sul Direttore dell’Fbi per cessare le indagini sull’ex Consigliere alla Sicurezza Nazionale Flynn, e i suoi legami con i russi.
17 maggio 2017 FoxNews rincara lo scoop di Fox5 con un’inchiesta: una fonte Fbi dice che Rich aveva inviato 44.000 email a Gavin McFadyen, giornalista e attivista politico molto vicino a Julian Assange e scomparso lo scorso ottobre.
17 maggio 2017: Il Dipartimento di Stato nomina Robert Mueller, ex Direttore Fbi, Inquisitore di un’indagine indipendente sulle interferenze della Russia nelle elezioni americane, il cosiddetto Russiagate.
18 maggio 2017 Stefan Halper rilascia un’intervista alla BBC: “Il Russiagate, potenzialmente, è uno scandalo accostabile al Watergate.”
20 maggio 2017 Dopo 7 anni, la Svezia chiude le indagini preliminari sulle accuse di stupro contro Julian Assange; oltre alle accuse, cade anche la richiesta di estradizione. La Gran Bretagna annuncia che il fondatore di Wikileaks, qualora uscisse dall’ambasciata dell’Ecuador, verrebbe arrestato perchè nel 2012, invece di presentarsi al comando di polizia e pagare la cauzione per evitare la custodia, si era rifugiato nell’Ambasciata ecuadoregna.
23 maggio 2017 Davanti alla House Intelligence Committee, l’ex Direttore della Cia John Brennan afferma che era al corrente dei sospetti contatti fra membri della Campagna Trump e ufficiali russi. Aggiunge anche che secondo lui i russi stavano attaccando la regolarità delle elezioni, e che elementi della Campagna Trump stavano celando quell’operazione.
23 maggio 2017 Deutsche Bank rifiuta di consegnare alla House Financial Committee i movimenti finanziari di Trump, anche in relazione alle accuse di riciclaggio di denaro proveniente da oligarchi russi.
Dal 1998 a oggi Deutsche Bank ha prestato a Donald Trump e le sue imprese circa 2,5 miliardi di $. A tutt’oggi Trump deve alla banca tedesca circa 360 milioni di $.
23 maggio 2017 L’imprenditore Kim Dotcom, che nel 2015 aveva previsto la discesa in campo di Wikileaks contro Hillary Clinton, rilascia un comunicato: so che Seth Rich era dietro al DNCleak, e sono pronto a testimoniare.
24 maggio 2017 Dopo una decina di giorni di aspre polemiche, FoxNews ha ritirato la sua inchiesta, perchè non rispetta i propri standard giornalistici. L’investigatore Rod Wheeler, scaricato dalla famiglia Rich, aveva già specificato di non aver mai avuto prove che corroborassero la sua tesi. Però aveva svelato: una esponente del DNC aveva domandato alla Polizia di Washington, e alla Famiglia Rich, chi fossi, e perché stessi indagando sull’omicidio.
28 maggio 2017 Sul blog Jimmysllama.com viene pubblicato uno studio incrociato di tutto il materiale pubblicato da Guccifer2 e i documenti pubblicati da Wikileaks (Podestaemail e DNCleak): riguardo all’ipotesi che Guccifer2 fosse la fonte di Wikileaks, le conclusioni della citizen journalist sono le seguenti:
- Guccifer2 ha leakato documenti del DNC che Wikileaks non ha mai ricevuto dalla fonte del DNCleak.
- Guccifer2 ha pubblicato documenti del DNC che Wikileaks ha ricevuto dalla fonte del DNCleak, ma che, contrariamente alla sua politica, ha scelto di non pubblicare.
- Guccifer2 ha pubblicato allegati che sono stati trovati sia nel DNCleak che nelle Podestaemail, ma che Wikileaks ha ricevuto solo dalla fonte delle Podestaemail.
- Guccifer2 non ha mai leaketo/hackerato nessun documento del corpo delle DNCleak
1 giugno 2017 Scott Taylor di Abc7, il primo a coprire l’omicidio di Seth Rich, annuncia: la Polizia di Washington ha rigettato la mia richiesta via FOIA per ottenere l’autopsia di Seth Rich, i video delle telecamere a circuito chiuso nell’area dove è avvenuto l’omicidio, e i video delle bodycamera indossate dagli agenti intervenuti sulla scena del delitto.
1 giugno 2017 Vladimir Putin afferma: hacker russi potrebbero aver cercato di interferire con le elezioni Usa, ma il governo russo è estraneo all’hackeraggio nei confronti di politici americani.
Giugno 2017 L’Amministrazione Trump nomina Brian Benczkowski come Vice-Segretario alla Giustizia nella Divisione Criminale. Durante la sua carriera di legale, Benczkowski annoverava fra i suoi clienti la banca russa Alfa Bank, menzionata nello Steele Dossier.
L’FBI sta anche investigando sospetti contatti fra i server della Alfa Bank e server installati nella Trump Tower durante il periodo elettorale del 2016.
5 giugno 2017 L’impiegata della Nsa Reality Winner filtra a The Intercept un report dell’Aprile 2017 in cui si evidenzia il tentativo di hacker russi di penetrare nei sistemi di voto elettronico pochi giorni prima delle Presidenziali 2016. Winner viene arrestata.
7 giugno 2017 La Russia si ricompra le quote di Rosneft, colosso petrolifero di Stato, cedute a Glencore/Qatar appena 7 mesi prima.
8 giugno 2017 L’ex Direttore Fbi Comey depone davanti al Congresso per parlare delle pressioni ricevute da Trump sul Russiagate. Il Presidente degli Stati Uniti, dal suo insediamento, si è interessato a una sola indagine Fbi: quella relativa all’ex Consigliere alla Sicurezza Nazionale Flynn.
Comey si è detto pronto a testimoniare davanti all’indagine indipendente sul Russiagate, guidata dall’ex Direttore Fbi Robert Mueller.
L’ex Direttore dell’Fbi ha ammesso di aver leakato a un amico il memo sulle indebite pressioni ricevute da Trump, affinché lo girasse alla stampa.
8 giugno 2017 Il New York Times inizia una campagna giornalistica sulla notizia che un anno esatto prima, alla Trump Tower, i vertici della Campagna Trump si erano incontrati con l’avvocata russa Natalya Veselnitskaya, con la promessa di ottenere informazioni compromettenti sulla candidata democratica Hillary Clinton. In una dichiarazione scritta, Donald Trump Junior afferma che in realtà, all’incontro, si era discusso di adozioni di bambini russi – nel quadro dell’affare Magnitzky Act.
Il NYT, in seguito affermerà che la dichiarazione di Donal Trump Jr. in realtà è stata scritta dal Presidente Donald Trump – una mossa che appare un chiaro tentativo di ostruire l’indagine sul Russiagate.
13 giugno 2017 Il Segretario alla Giustizia Jeff Sessions depone al Congresso per chiarire la natura di due incontri con l’Ambasciatore russo Kislyak. Sessions nega che fossero privati, e smonta la notizia di un terzo incontro. I Rappresentanti democratici non offrono nessuna prova concreta che il Segretario alla Giustizia avesse colluso con i russi durante la campagna presidenziale di Trump.
16 giugno 2017 In un tweet, il Presidente Donald Trump allude di essere sotto indagine per ostruzione alla giustizia, e per aver licenziato il Direttore Fbi Comey. Definisce il Russiagate la più grande caccia alle streghe nella storia della politica americana. In questo periodo, come verrà riportato nel gennaio 2018, Trump medita di licenziare l’Investigatore speciale Mueller.
Due giorni dopo Jay Sekulow, del team legale del Presidente, specifica che su Trump non esiste nessuna indagine.
20 giugno 2017 Profiling Project, il gruppo di psicologia forense della George Town University, pubblica i primi risultati dell’indagine sul caso Seth Rich. In un report di circa 50 pagine, Profiling Project espone le seguenti conclusioni:
La morte di Seth Rich non appare essere un omicidio casuale.
La morte di Seth Rich non appare essere il risultato di una rapina finita male.
E’ più probabile che l’uccisione di Seth Rich sia stata commessa da un assassino assunto per l’occasione o un assassino seriale (cioè che ha commesso due o più omicidi in due o più circostanze).
Potrebbero esserci ulteriori filmati del crimine e della scena del crimine.
Gli sforzi per risalire all’individuo (o individui) responsabile del crimine sembrano essere ostacolati, sia attivamente che passivamente.
L’assassino di Seth Rich (o gli assassini) molto probabilmente girano indisturbati nella comunità.
Profiling Project, che ha presentato il report in conferenza stampa a Washington, ha specificato che la polizia non fornisce elementi chiave sul caso Rich: autopsia, esami tossicologici, esami balistici, filmati delle telecamere a circuito chiuso e delle body-camera.
Luglio 2017 L’ufficiale FBI Peter Strzok, Vice-Capo del Contro-Spionaggio, viene arruolato nel team d’indagine dell’Investigatore Speciale Robert Mueller.
9 luglio 2017 Da almeno 6 mesi il blogger conosciuto come Adam Carter posta articoli che evidenziano le incongruenze della narrativa che definsce Guccifer2 un’operazione dell’Intelligence russa. In realtà, secondo Carter, si tratterebbe di un’operazione di depistaggio nata all’indomani dell’intervista del 12 giugno 2016 in cui Assange prometteva rivelazioni su Hillary Clinton. In questa data il blog di Carter ospita il report di un investigatore informatico conosciuto come Forensicator: si tratta di un’analisi basata sui dati e metadati disponibili con le pubblicazioni di Guccifer2 sull’omonimo sito web. Secondo il report, il sedicente hacker rumeno avrebbe acquisito alcuni documenti in un tempo troppo limitato perché si possa parlare di hackeraggio proveniente dalla Romania (o dall’Europa dell’est). In particolare il 5 luglio 2016 vennero impiegati appena 87 secondi per entrare in possesso di file pesanti quasi 2 GB; la conclusione di Forensicator: molto probabilmente qualcuno aveva accesso a un computer con in archivio il materiale del DNC, e lo scaricò poi su chiavetta USB.
Il 15 luglio 2016, invece, si sarebbe verificato un copia-incolla del materiale del DNC, attraverso un sistema operativo con linguaggio russo.
Il materiale viene girato da Adam Carter a Disobedient Media.
Luglio 2017 Il Direttore ad interim dell’FBI Andrew McCabe e il Vice-Segretario alla giustizia Rod Rosenstein firmano un nuovo mandato di sorveglianza per Carter Page. L’ex consigliere della Campagna di Trump ha chiesto al Dipartimento di Giustizia di rendere pubblici i documenti offerti al Tribunale per sorveglianza per giustificare la concessione di una tale misura. Il tribunale, per la quarta volta, accorda all’FBI il permesso di sorvegliare Carter Page.
19 luglio 2017 L’Amministrazione Trump annuncia di aver terminato il supporto finanziario e logistico alle fazioni ribelli siriane (un programma segreto lanciato dal Segretario di Stato Hillary Clinton sotto l’Amministrazione Obama).
24 luglio 2017 VIPS, un’organizzazione di veterani dell’Intelligence Usa, pubblica una sostanziale convalida dell’analisi di Forensicator; fra i 17 firmatari, spicca Bill Binney, ex Direttore Tecnico della NSA (National Security Agency); il report è supportato dalle controanalisi di Skip Folden, ex programmatore della IBM. Il memo, pubblicato su ConsortiumNews e diretto al Presidente Trump, domanda alla Comunità di Intelligence Usa di riesaminare attentamente le prove del Russiagate.
26 luglio 2017 L’Fbi, dopo aver ottenuto un mandato da un giudice federale, opera una perquisizione nella casa di Paul Manafort, per cercare documenti relativi al Russiagate. Il mandato è stato concesso su richiesta dell’investigatore speciale Robert Mueller.
27 luglio 2017 Il Congresso Usa passa nuove sanzioni contro la Russia.
27 luglio 2017 Bill Bowder, il finanziere americano da cui si è originato il Magnitzky Act, davanti alla Senate Judiciary Committe, testimonia: Vladimir Putin ha subito come un affronto il Magnitzky Act, perchè parte dei 240 milioni di $ che fui costretto a pagare sono finiti in suoi conti correnti all’estero. Teme che quei conti correnti possano venire congelati.
27 luglio 2017 L’FBI arresta George Papadopoulos, ex Consigliere della Campagna Trump.
28 luglio 2017 Su Truth-dig viene pubblicato un articolo di Scott Ritter, ex Ispettore Onu e membro dei VIPS, che però si è rifiutato di appoggiare il memo di validazione dell’analisi di Forensicator. Nel pezzo, Scott spiega che, con i dati disponibili, è impossibile stabilire con precisione come Guccifer2 abbia acquisito i documenti del DNC – se poi li abbia effettivamente acquisiti. Scott, infatti, mette in dubbio anche l’analisi di Crowdstrike, che a tutt’oggi è alla base dell’accusa che Guccifer2 sia un’operazione dell’Intelligence russa. Alla fine del pezzo, l’ex Ispettore Onu si dice scioccato che l’Fbi non abbia mai avuto accesso ai server del DNC, per quello che si configura come un potenziale casus-belli fra Usa e Russia.
1 agosto 2017 Rod Wheeler fa causa a Ed Butowsky e Foxnews: avrebbero usato la sua persona per spingere la narrativa che Seth Rich fosse la fonte di Wikileaks nello scandalo del DNCleak. La notizia viene riportata su tutti i più importanti mezzi di informazione. Nelle carte della causa, si menziona anche il coinvolgimento dell’ormai ex portavoce della Casa Bianca, Sean Spicer; perfino il Presidente Donald Trump in persona sarebbe stato al corrente del tentativo di Foxnews di propagare la “falsa notizia” del legame di Seth Rich con Wikileaks per sviare l’attenzione dal Russiagate.
Tuttavia, come hanno notato vari analisti, le dichiarazioni nella causa si contraddicono con precedenti affermazioni – pubbliche e private – che lo stesso Wheeler ha concesso ad altri giornalisti.
2 agosto 2017 Sul sito BigLeaguePolitics viene pubblicato l’audio di una conversazione fra Ed Butowsky e il giornalista investigativo Seymour Hersh. Quest’ultimo rivela che, secondo le sue fonti nell’Fbi, Seth Rich aveva contattato Wikileaks proponendogli materiale compromettente relativo alla campagna di Hillary Clinton.
3 agosto 2017 Diventa di dominio pubblico che l’investigatore speciale Mueller ha inviato subpoena a diverse persone coinvolte nel Russiagate; si tratta di una richiesta con obbligo di comparire davanti alla commissione di indagine del Russiagate. Il subpoena è stato emesso da un Grand Jury dopo aver vagliato le prove di un potenziale crimine presentate da Mueller stesso. L’indagine, intanto, si è allargata anche a Donald Trump jr e l’incontro che ebbe con l’avvocato russo Veselnitskaya, avvenuto il 9 giugno 2016.
8 agosto 2017 Hersh conferma a ConsortiumNews che la voce è effettivamente la sua; ma che la registrazione è avvenuta senza il suo consenso. Non ha riposto alla domanda se le sue parole siano state in qualche modo manipolate.
15 agosto 2017 Il New Yorker pubblica un ritratto di Julian Assange nel quale vengono definiti i legami fra la Russia, Guccifer2 e Wikileaks, secondo l’autore irrefutabili. In particolare viene riportato l’episodio in cui Guccifer2 avrebbe offerto email del Partito Democratico al giornalista Michael Best, che su National Security Internet Archive ha pubblicato milioni di documenti del governo Usa reperiti attraverso FOIA. Assange avrebbe contattato Best chiedendogli di rifiutare l’offerta perché, secondo la ricostruzione del New Yorker, “il Fondatore di Wikileaks era già in contrattazione con le persone che gestivano la persona Guccifer2“.
16 agosto 2017 Michael Best (@NatSecGeek) – che da qualche mese si fa chiamare Emma Best – conferma su twitter la ricostruzione del New Yorker.
16 agosto 2017 Il Rappresentante del Congresso Usa Dana Rohrabacher, da molti considerato una voce fin troppo assonante a quella del Cremlino, si incontra con Julian Assange nell’ambasciata ecuadoregna di Londra. Assange, secondo Rohrbacher, sarebbe pronto a offrire ulteriori prove che Wikileaks non avrebbe ricevuto il corpo del DNCleak da hacker legati alla Russia.
16 agosto 2017 Il New York Times pubblica uno scoop: in Ucraina l’Fbi avrebbe interrogato un testimone dell’hackeraggio al DNC. Tre giorni dopo, a seguito delle smentite della cyberpolizia ucraina, dall’articolo viene eliminato ogni riferimento al DNC.
17 agosto 2017 Julian Assange, via Twitter, emette un comunicato in cui spiega: “Non parlo attraverso terze parti; solo dichiarazioni senza mediazione che provengono da me possono essere considerate autorevoli”.
21 agosto 2017 Dopo molte critiche e contro-analisi, Forensicator posta un articolo in cui disconosce le conclusioni del memo pubblicato da ConsortiumNews, in cui il gruppo dei VIPS, veterani dell’Intelligence Usa, si dichiaravano certi che Guccifer2, in almeno un’occasione avesse acquisito i documenti scaricandoli su una chiavetta USB. L’analisi originale viene ritirata.
25 agosto 2017 Un giudice della Florida dismette la causa intentata contro il DNC da alcuni sostenitori di Sanders (la causa presentata dal Shawn Lucas a fine giugno 2016). Il giudice l’ha rigettata per “difetto di giurisdizione”; tuttavia nelle 28 pagine della sentenza mette in luce la “palpabile faziosità” dei vertici del DNC, che per statuto dovevano rimanere neutrali, contro il candidato Bernie Sanders, e in favore di Hillary Clinton.
Agosto 2017 L’Ispettore Generale del Dipartimento di Giustizia, che sta verificando la correttezza dell’indagine sul server privato di Hillary Clinton, scopre messaggi molto critici verso l’allora candidato repubblicano Donald Trump, fra l’Ufficiale Peter Strzok e la collega Lisa Page, legale dell’ufficio del Direttore FBI; messaggio scambiati dall’agosto 2015 alla primavera 2017: durante le indagini che Strzok supervisionava (sulla Clinton), o aveva aperto (sull’interferenza dei russi nelle elezioni presidenziali). L’Investigatore Speciale Mueller rimuove immediatamente Strzok dal team d’indagine.
13 settembre 2017 Il Rappresentante Dana Rohrabacker contatta il Capo di Gabinetto di Trump: spiega che qualora gli Stati Uniti cancellassero le accuse a Julian Assange, o smorzassero i pericoli di un’estradizione negli Usa, il fondatore di Wikileaks sarebbe pronto a offrire le prove che dietro al DNCleak non c’è la Russia.
23 settembre 2017 Il Dipartimento della Sicurezza Interna degli Stati Uniti notifica a 21 Stati che i loro sistemi elettorali sono stati obiettivo di tentativi di penetrazione da parte di hacker russi. Non ci sono prove che i sistemi siano stati penetrati e i dati manipolati.
26 settembre 2017 Roger Stone, ex consigliere della Campagna Trump, testimonia davanti alla House Intelligence Committee; nega di aver avuto contatti diretti con Wikileaks, ma di aver comunicato con l’organizzazione di Assange tramite un giornalista.
4 ottobre 2017 Devin Nunes, Presidente della House Intelligence Committee, invia mandati di comparizione al personale di Fusion GPS in relazione allo Steele Dossier.
5 ottobre 2017 George Papadopoulos si dichiara colpevole di aver mentito all’FBI in relazione ai suoi incontri con esponenti di interesse nell’ambito del Russiagate. Papadopoulos si è detto pronto a collaborare. Gli investigatori affermano che i fatti riguardanti Papadopoulos sono una piccola parte di un’indagine molto più ampia.
17 ottobre 2017 Scoop del quotidiano russo RBC: la società Internet Research Agency, basata a San Pietroburgo e con solidi legami con il Governo russo, è da anni impegnata a interferire nel dibattito politico americano. Per tutto il 2016, oltre un centinaio di dipendenti avrebbero operato sui social media per mettere in cattiva luce Hillary Clinton, supportando la campagna di Donald Trump.
24 ottobre 2017 Scoop del Washington Post: il DNC e il comitato elettorale di Hillary Clinton finanziarono, attraverso Fusion GPS, l’operazione dietro al dossier compilato da Christopher Steele; nel dossier sono contenute accuse non verificate sulla collusione fra la Campagna Trump e il Cremlino.
24 ottobre 2017 Michael Cohen, avvocato di Trump e citato nello Steele Dossier, testimonia davanti alla House Intelligence Committee.
30 ottobre 2017 Nel quadro dell’indagine sul Russiagate, Robert Mueller firma l’incriminazione per Paul Manafort, ex Capo Campagna di Trump; fra i capi di imputazione, riciclaggio di denaro, frode finanziaria, e falsa testimonianza. Viene incriminato anche il suo stretto collaboratore, Rick Gates.
Manafort e Gates si consegnano alle autorità e si dichiarano non colpevoli.
Pochi giorni prima un’inchiesta di NbcNews aveva svelato che Manafort si era indebitato con Deripaska, oligarca vicino a Putin, per decine di milioni di $.
1 Novembre 2017 Rick Gates si affida all’agenzia di Public relation di Glenn Selig, la stessa che segue Jack Burkman, lobbista che ha finanziato le ricerche sull’assassinio di Seth Rich.
2 novembre 2017 Donna Brazile, per alcuni mesi Direttrice del DNC dopo lo scandalo DNCleak, pubblica un memoriale: Hacks: The inside story of the breaks-in and breakdown that put Donald Trump in the White House. Il libro è dedicato, fra gli altri, a Seth Rich, definito patriota. Alcune delle rivelazioni di Brazile sono rumorose:
- Dopo l’omicidio di Seth Rich, Direttore per l’accessibilità al voto del DNC, Brazile ha cominciato a temere per la sua stessa vita.
- Il DNC, già prima delle Primarie democratiche, era finanziariamente dipendente dalla Campagna di Hillary: il partito aveva firmato un documento segreto che fondeva la raccolta fondi per Hillary con quella della nomination per la Casa Bianca; l’operazione rendeva improbabile, se non impossibile, la vittoria di qualsiasi altro candidato. Gli stessi vertici del partito erano persone di fiducia dell’ex Segretario di Stato, implicando, in sostanza, che la gara elettorale con Bernie Sanders fosse di fatto “truccata”.
16 novembre 2017 Il board di Rosneft ratifica l’accordo con CEFC China Energy, che dal 2018 investirà 9,1 miliardi di $ per importare petrolio russo in Cina.
27 novembre 2017 L’attivista e conduttore radiofonico americano Randy Credico è indicato come l’uomo di collegamento fra Roger Stone e Julian Assange. Nei giorni seguenti Credico viene ordinato di presentarsi alla Senate Intelligence Committee.
30 novembre 2017 Erik Prince testimonia davanti al Congresso sul fund-manager russo Kiril Dimitriev: dichiara che l’incontro alle Seychelles fu fortuito e breve. Questa versione verrà poi contestata da un testimone dell’indagine di Robert Mueller, il libanese-americano George Nader. (Tuttavia è anche emersa una fotografia di Nader in un resort insieme a Bill Clinton.)
1 dicembre 2017 Michael Flynn, ex Consigliere alla Sicurezza Nazionale di Trump, si dichiara colpevole di falsa testimonianza riguardo ai suoi contatti con ufficiali russi durante la Campagna Presidenziale di Trump, e durante il periodo di Transizione in vista dell’insediamento di Trump alla Casa Bianca.
5 dicembre 2017 Deutsche Bank, dopo aver ricevuto un’ingiunzione, consegna all’investigatore Robert Mueller i movimenti bancari della famiglia Trump, anche in relazione agli affari del magnate newyorkese con oligarchi russi.
11 dicembre 2017 Mike Morell, ex Vice-Direttore della Cia e supporter di Hillary Clinton, afferma che dietro al Russiagate portebbe non esserci collusione fra Trump e il Cremlino: I maggiori organi di stampa Usa se ne stanno occupando e non hanno trovato nulla di così incriminante. Lo stesso investigatore Mueller avrebbe filtrato qualcosa alla stampa, se avesse scovato qualche prova incontrovertibile.
13 dicembre 2017 Randy Credico non risponde alle domande della Senate Intelligence Committee facendosi scudo del 5° Emendamento: la legge Usa permette a un testimone di non rispondere alle domande perché con le sue dichiarazioni potrebbe auto-incriminarsi.
20 dicembre 2017 Jack Burkman, lobbista conservatore che ha finanziato indagini private per scovare l’assassino di Seth Rich, organizza una raccolta fondi in favore di Rick Gates, braccio destro di Manafort e incriminato nel Russiagate. Burkman sostiene che Gates, come del resto Manafort e Flynn, sia vittima di una ingiusta persecuzione.
23 dicembre 2017 Secondo i media, il Vice-Direttore dell’FBI Andrew McCabe dovrebbe lasciare il suo incarico nel marzo 2018, optando per la pensione.
29 dicembre 2017 Il Presidente Usa Donald Trump sospende la condanna contro Deutsche Bank – insieme ad altre 4 banche – per aver manipolato i tassi di interesse fra il 2007 e il 2012.
16 gennaio 2018 Steve Bannon, ex consigliere di Trump alla Casa Bianca, testimonia davanti alla House Intelligence Committee sull’interferenza russa nelle elezioni.
17 gennaio 2018 Jack Burkman, lobbista conservatore che ha offerto una taglia sull’assassino (o assassini) di Seth Rich, viene aggredito fuori dalla sua abitazione di Arlington, Virginia
18 gennaio 2018 Devin Nunes, presidente della House Intelligence Committee, presenta ai colleghi un memorandum che delinea le manovre dell’FBI, in combutta con elementi del Dipartimento di Giustizia, per ottenere il mandato di sorveglianza per Carter Page durante la Campagna Presidenziale del 2016. In particolare, l’FBI avrebbe utilizzato lo Steele Dossier, per quasi un anno nonostante le informazioni in esso contenute non fossero state comprovate.
I democratici della House Intelligence Committee contestano la veridicità delle accuse, e scrivono a loro volta un memo.
20 gennaio 2018 Glenn Selig, proprietario di una società di pubbliche relazioni, muore in un attacco terroristico in Afganistan. Fra i clienti di Selig c’erano il lobbista conservatore Jack Burkman e Rick Gates, braccio destro di Paul Manafort, coinvolto nelle indagini del Russiagate.
28 gennaio 2018 Il Direttore dell’FBI Christopher Wray esamina il cosiddetto “Nunes Memo”.
28 gennaio 2018 Il Nunes Memo, grazie all’intervento del Presidente Usa Donald Trump, viene reso pubblico. Punti salienti:
- Lo Steele Dossier è stato utilizzato come primaria fonte per richiedere un mandato di sorveglianza (FISA) per Carter Page, nonostante non ci fossero prove indipendenti che corroborassero le accuse contenute nello Steele Dossier. Davanti alla Corte, non sarebbe stato nemmeno menzionato il fatto che Steele era stato inizialmente ingaggiato da Fusion GPS, a sua volta finanziata dal DNC e la Campagna Clinton.
- Il Vice-Direttore dell’Fbi Andrew McCabe avrebbe confermato durante una seduta della House Intelligence Committee che lo Steele Dossier era l’unica fonte indiziaria per la richiesta di sorveglianza per Carter Page.
- Come prova alternativa per ottenere il FISA, a causa dei presunti legami fra la Campagna Trump e il Cremlino, viene offerto l’articolo di YahooNews; che però come unica fonte aveva proprio Christopher Steele.
- Il Dipartimento di Giustizia sapeva che Christopher Steele voleva a tutti i costi evitare la possibilità che Donald Trump vincesse le elezioni. Il suo contatto al Dipartimento di Giustizia Bruce Ohr era a conoscenza di questo condizionamento da parte di Steele: sua moglie, Nellie Ohr, lavorava per Fusion GPS per documentare le informazioni di Christopher Steele.
29 gennaio 2018 Il Vice-Direttore dell’FBI Andrew McCabe lascia il suo incarico.
29 gennaio 2018 L’Amministrazione Trump dichiara che non metterà in atto le nuove sanzioni contro la Russia votate dal Congresso Usa nel 2017, come reazione alle interferenze del Cremlino nelle elezioni presidenziali del 2016.
29 gennaio 2018 Il team legale del Presidente Trump invia una lettera all’Investigatore Speciale: ammettono che la dichiarazione firmata da Donald Trump Jr., sull’incontro alla Trump Tower con Veselnitskaya, recapitata al New York Times, era stata originariamente dettata da Donald Trump
31 gennaio 2018 Gli avvocati che difendono Rick Gates, ex braccio destro di Manafort e incriminato nel Russiagate, abbandonano il caso. Inviano le motivazioni alla Corte del Distretto di Columbia in un documento sigillato.
5 febbraio 2018 E’ di pubblico dominio che gli avvocati di Trump avrebbero consigliato al Presidente degli Stati Uniti di non testimoniare davanti all’investigatore speciale Mueller nel quadro dell’inchiesta sul Russiagate. Rischierebbe di incappare facilmente in un’incriminazione di falsa testimonianza.
7 febbraio 2018 Il Presidente Donald Trump si rifiuta di declassificare il memo scritto dalla minoranza democratica alla House Intelligence Committee.
13 febbraio 2018 Buzzfeed fa causa al DNC affinché renda pubbliche le prove che hacker russi erano penetrati nei loro server rubando il corpo del DNCleak. La mossa serve come difesa nella causa intentata da Aleksej Gubarev, il cittadino russo citato nello Steele Dossier come persona che partecipò all’hackeraggio. A oggi Gubarev non è mai stato contattato dalle autorità americane per spiegare il suo eventuale ruolo.
15 febbraio 2016 Steve Bannon, ex Consigliere di Trump alla Casa Bianca, rifiuta di testimoniare una seconda volta davanti alla House Intelligence Committee, nonostante gli sia stato inoltrato un sub-poena. Secondo varie fonti, Bannon avrebbe incontrato l’Investigatore speciale Mueller più volte nel corso delle ultime settimane, in vista di una sua testimonianza nell’inchiesta del Russiagate.
16 febbraio 2018 L’investigatore speciale Robert Mueller incrimina 13 cittadini russi e 3 imprese russe per aver interferito nelle elezioni presidenziali del 2016. Si tratta di persone legate alla Internet Research Agency, la cosiddetta “fabbrica di troll” basata a San Pietroburgo e con solidi legami con il Governo russo. Nelle 37 pagine dell’incriminazioni si legge che:
- cittadini russi hanno falsificato la propria identità, spacciandosi per americani, comprando pubblicità sui social media: il loro obiettivo era contrastare la Campagna di Hillary Clinton e supportare la candidatura di Bernie Sanders durante le primarie, e Donald Trump durante le elezioni presidenziali.
- cittadini russi hanno viaggiato negli Stati Uniti per raccogliere informazioni, per poi sviluppare strategie contro la candidatura di Hillary Clinton
- cittadini russi hanno contattato membri della Campagna di Donald Trump; questi ultimi, tuttavia, non si erano resi conto della natura sediziosa di quei rapporti.
- l’attività della “fabbrica di troll” non ha impattato sul risultato finale delle elezioni presidenziali del 2016.
18 febbraio 2018 Secondo il Los Angeles Times, Rick Gates, braccio destro di Paul Manafort e coinvolto nel Russiagate, si dichiarerà colpevole dei reati contestatigli, e sarebbe pronto a collaborare con l’investigatore speciale Robert Mueller.
18 febbraio 2018 Il controverso imprenditore Kim Dotcom ribadisce via social media: dietro al DNCleak non c’era un hacker, ma un sostenitore di Sanders che conoscevo. Attraverso i miei avvocato ho contattato l’investigatore Mueller per offrirgli le informazioni a mia disposizione.
19 febbraio 2018 Il Giudice Emmet Sullivan, il quale supervisiona il caso di Michael Flynn, ha richiesto all’investigatore speciale Mueller materiale che possa discolpare l’ex Consigliere alla Sicurezza di Trump. La mossa, giudicata insolita poiché Flynn si è già dichiarato colpevole di falsa testimonianza, avrebbe una spiegazione: le motivazioni di Flynn potrebbero essere diverse dall’accusa per cui si è dichiarato colpevole.
22 febbraio 2018 Trentadue nuovi capi d’accusa a carico di Paul Manafort e Rick Gates: secondo l’investigatore Mueller, avrebbero frodato il fisco, e commesso reati finanziari; avrebbero sfruttato il loro lavoro di consulenti politici in Ucraina senza registrarsi come agenti stranieri (Foreign Agents) negli Stati Uniti.
23 febbraio 2018 Rick Gates si dichiara colpevole di falsa testimonianza e di cospirazione contro gli Stati Uniti, in particolare per frode al fisco. Sarebbe pronto a cooperare.
L’investigatore Mueller richiede che vengano derubricate
24 febbraio 2018 Viene reso pubblico lo Schiff Memo, ovvero il rapporto della minoranza democratica della House Intelligence Committee, scritto per ribattere alle accuse contenute nel Nunes Memo (il rapporto di maggioranza della stessa Commissione). I punti salienti del memo, in alcune parti pesantemente secretato, sono:
- L’FBI ha aperto un’indagine criminale sui contatti fra la Campagna Trump e agenti russi ben prima che avesse a disposizione lo Steele Dossier
- Il Dipartimento di Giustizia ha fatto richiesta di sorveglianza su Carter Page utilizzando solo in parte lo Steele Dossier, e avvalendosi di multiple fonti, non meglio specificate. Al Tribunale per il FISA sono state successivamente presentate nuove prove, anche queste non meglio specificate, sui rapporti fra Carter Page, considerato una potenziale spia, e i russi.
25 febbraio 2018 L’imprenditore Kim Dotcom, attraverso un tweet, rilancia le proprie accuse: il DNC sa che non è stato un hacker a rubare il materiale del DNCleak. E accusa: Seth Rich non è stato ucciso in una rapina finita male; probabilmente è stato ucciso dalla Cia.
1 marzo 2018 Il colosso petrolifero ExxonMobile chiude la joint-venture con la russa Rosneft, stipulata nel 2012 da Rex Tillerson, attuale Segretario di Stato. Le operazioni di ricerca ed estrazione nel Mar Artico erano bloccate a causa delle sanzioni Usa imposte nel 2014 contro cittadini russi e aziende di Stato.
4 marzo 2018 Salisbury, Gran Bretagna: il cittadino russo Sergej Skripal, doppio agente entrato a far parte dello spionaggio britannico negli anni ’90, viene avvelenato insieme alla figlia Yulia con spore di “novichock”, un agente nervino. Londra punta il dito contro il Cremlino.
12 marzo 2018 Il cittadino americano di origine russa Felix Sater, costruttore edile con joint ventures con la Trump Organization, rilascia un’intervista a Buzzfeed nella quale dichiara: da vent’anni sono un informatore dell’FBI e un asset della Cia in importanti operazioni anti-terrorismo.
12 marzo 2018 La House Intelligence Committee chiude l’Indagine sull’interferenza dei russi nelle elezioni presidenziali del 2016; la decisione è stata presa con un voto di maggioranza dei repubblicani. Non vi sono elementi per provare la collusione fra la Campagna Trump e il Cremlino. I democratici protestano sia contro la decisione, che contro il risultato finale.
13 marzo 2018 Il Segretario di Stato Rex Tillerson viene rimosso dall’incarico.
14 marzo 2018 In relazioni al tentato omicidio Skripal, il Governo britannico decide di espellere 23 diplomatici russi considerati spie sotto copertura; verranno congelati tutti i beni di Stato russo sul suolo britannico.
15 marzo 2018 L’Amministrazione impone nuove sanzioni contro la Russia, in relazione all’interferenza del Cremlino nelle elezioni presidenziali del 2016. Le sanzioni coinvolgono anche cittadini ed entità russe coinvolte nell’indagine dell’Investigatore speciale Mueller.
15 marzo 2018 L’Investigatore speciale Robert Mueller ordina alla Trump Organization di consegnare tutti i documenti, di qualsiasi natura, relativi a rapporti con russi o entità russe.
16 marzo 2018 Vanessa Trump, moglie di Donald Trump Jr., presenta a un Tribunale la richiesta di divorzio.
16 marzo 2018 La Russia espelle 23 diplomatici britannici in ritorsione alle mosse legate al caso Skripal; chiuderà anche il consolato britannico di San Pietroburgo.
16 marzo 2018 L’ex Vice-Direttore dell’FBI Andrew McCabe viene licenziato dal Dipartimento di Giustizia a pochi giorni dalla pensione. McCabe dichiara di essere stato oggetto di un assalto da parte dell’Amministrazione Trump, per minare l’indagine di Mueller sul Russiagate.
17 marzo 2018 Scoppia lo scandalo Cambridge Analytica, società britannica di consulenza internet ingaggiata dalla Campagna Trump nel giugno 2016; avrebbe illegalmente raccolto i dati di 50 milioni di utenti Facebook per operare pubblicità mirate con lo scopo di favorire il candidato repubblicano. Cambridge Analytica è stata fondata da Robert Mercer, uno dei più finanziatori di Trump, e gestita da Steve Bannon, stratega della Campagna di Trump.
18 marzo 2018 Il Presidente Russo uscente Vladimir Putin viene rieletto per la quarta volta al Cremlino.
19 marzo 2018 L’imprenditore filo-repubblicano Ed Butowsky, che aveva pagato alla famiglia Rich l’investigatore privato Rod Wheeler, rilascia un’intervista a Gateway Pundit: i genitori di Seth Rich sapevano che loro figlio aveva consegnato le email del DNC a Wikileaks.
20 marzo 2018 Jack Burkman, lobbista che aveva sponsorizzato diverse indagini private sulla morte di Set Rich, è stato investito e colpito con un’arma da fuco la settimana precedente. L’autore dell’aggressione è Kevin Doherty, che seguiva Profiling Project, una ricerca per comprendere meglio la dinamica dell’omicidio di Seth Rich.
22 marzo 2018 Il nuovo Consigliere alla Sicurezza nazionale del Presidente Trump sarà John Bolton, già Ambasciatore Onu nell’Amministrazione Bush-Cheney.
24 marzo 2018 Guccifer2 sarebbe stata gestita da due ufficiali del GRU (Intelligence militare russa). Lo rivela una fonte del TheDailyBeast, che avrebbe visionato documenti dell’Investigatore Speciale Mueller: durante un collegamento su Twitter o sul blog, non sarebbe stato attivato il sistema VPN (Virtual Private Network); grazie a questa disattenzione, gli investigatori sarebbero riusciti a risalire all’indirizzo IP, ubicato in via Grizodubovoy, la stessa del Quartier generale del GRU.
26 marzo 2018 In seguito al caso Skripal, espulsioni in massa di diplomatici russi (e presunte spie) da parte di Stati della Nato, dell’Unione Europea, o di alleati della Gran Bretagna – compresi gli Stati Uniti.
27 marzo 2018 Davanti al Parlamento Britannico, il wistleblower Chris Wylie dichiara che Steve Bannon, consigliere di Trump durante la Campagna, in Cambridge Analytica guidava le attività di advertising mirato sia per il referndum in Gran Bretagna del giugno 2016, che nelle elezioni presidenziali Usa del novembre 2016.
27 marzo 2017 Aron Rich fa causa a varie testate e giornalisti, compresi gli intervistatori di Ed Butowsky, che indagano sulla morte di Seth Rich, funzionario del DNC assassinato il 10 luglio 2016: li accusa di diffondere teorie complottiste e diffamatorie su di lui e il fratello.
28 marzo 2018 Durante il 2016 Rick Gates, braccio destro di Manafort e vice-capo Campagna di Trump, avrebbe interloquito con Konstantin Kilimnik, un asset dei servizi segreti russi. Lo rivelano le carte dell’incriminazione di Van Der Zwaan, un consulente in affari con Paul Manafort e Rick Gates. Kilimnik è considerato una sorta di uomo tutto fare di Manafort in Ucraina.
Van Der Zwaan è il genero dell’oligarca russo German Khan, uno dei proprietari della Alfa Bank, menzionata nello Steele Dossier, e indata dall’FBI per contatti sospetti fra i server della banca e server installati nella Trump Tower durante il periodo elettorale del 2016.
28 marzo 2018 L’Ispettore Generale del Dipartimento di Giustizia Michael Horowitz dichiara che indagherà sulle richieste del FISA per Carter Page, compreso lo Steele Dossier, utilizzato come documento per ottenere il mandato di sorveglianza per il funzionario della Campagna Trump.
28 marzo 2018 A Julian Assange viene tolta la connessione internet all’Ambasciata dell’Ecuador, e la possibilità di ricevere visite. La decisione del Governo di Quito è la conseguenza a una presunta interferenza di Assange su nella politica di un altro Paese – il fondatore di Wikileaks avrebbe operato in favore dell’indipendenza della Catalogna dalla Spagna. Secondo accordi precedenti, Assange era tenuto a esimersi da simili attività.
6 aprile 2018 Imposizione di nuove sanzioni del Governo Usa contro aziende e cittadini russi in relazione all’interferenza del Cremlino nelle elezioni presidenziali del 2016. Fra le personalità colpite, anche Oleg Deripaska, a capo di Rusal, la società statale che controlla l’alluminio in Russia; Deripaska era la persona a cui nell’estate 2016 Paul Manafort, Capo Campagna Trump, era disposto a svelare le politiche di Trump qualora fosse diventato Presidente.
7 aprile 2018 Nella cittadina siriana di Douma si registra un attacco chimico (cloro) in cui sarebbero morte almeno una quarantina di civili. L’Amministrazione Trump accusa il regime siriano di aver utilizzato di nuovo armi chimiche, e punta il dito contro la Russia perchè proteggerebbe Damasco.
9 aprile 2018 La casa e l’ufficio di Michael Cohen, avvocato del Presidente usa Donald Trump, vengono perquisiti su mandato della Corte Federale di Manhattan, Stato di New York: Cohen è sotto inchiesta per la conduzione dei suoi affari, sebbene non sia incriminato.
13 aprile 2018 L’ex Direttore dell’Fbi James Comey, in tour per pubblicizzare il suo libro, rilascia un’intervista alla ABC, in cui assimila Trump a un boss della mafia.
17 aprile 2018 L’Amministrazione Trump prima annuncia, poi ritratta, una nuova serie di sanzioni contro la Russia per l’attacco chimico a Douma, Siria.
20 aprile 2018 Il DNC fa causa a Wikileaks, alla Russia e alla Campagna Trump per aver complottato contro la candidata Hillary Clinton nelle elezioni presidenziali 2016.
27 aprile 2018 La House Intelligence Committee rende pubblico il report finale sull’indagine relativa al Russiagate: non vi è stata collusione fra le Campagna Trump e la Russia relativamente all’interferenza nelle elezioni presidenziali Usa del 2016. Il report è firmato dalla maggioranza composta dai repubblicani, mentre la minoranza democratica critica aspramente il risultato dell’indagine.
4 maggio 2018 Il giudice della Corte Federale della South Carolina T. S. Ellis, durante un’udienza sul processo contro Paul Manafort, pone questioni sulla natura delle accuse; si chiede se l’indagine di Mueller sia legittima, oppure stia cercando di forzare le prove per andare contro il Presidente degli Stati Uniti.
25 maggio 2018 Oleg Deripaska si dimette da Rusal.
16 giugno 2018 Pubblicato il Rapporto dell’Ispettore Generale del Dipartimento di Giustizia (OIG), risultato di un’indagine interna sulla gestione da parte del Dipartimento di Giustizia, e dell’FBI sulla gestione dell’Emailgate (MidYear Investigation), e dell’apertura dell’indagine sui contatti fra la Campagna Trump e i russi durante le elezioni presidenziali 2016 (Crossfire Hurricane). Nelle 568 pagine, il Rapporto motiva le seguenti conclusioni (1–2–3):
- il Direttore FBI Comey ha agito in modo insubordinato; nello specifico, quando il 5 luglio 2016 ha preso l’iniziativa di esonerare Hillary Clinton attraverso una conferenza stampa senza avvertire prima il Dipartimento di Giustizia. Tuttavia l’OIG non ha rilevato condizionamenti politici nelle decisioni prese da Comey e gli investigatori dell’FBI.
- L’OIG non è così certo, però, in una seconda fase dell’indagine sulla Clinton, quando vengono scoperte centinaia di migliaia di email della Clinton sul computer di Anthony Weiner, marito di Huma Abedin, assistente speciale dell’ex Segretario di Stato. L’informazione viene condivisa alla fine di settembre ai vertici dell’FBI, compresi Comey e il suo vice Anrdew McCabe, ma non viene presa nessuna iniziativa; anzi, le risorse dell’FBI vengono dedicate interamente all’indagine sui contatti fra Trump e i russi. La direzione intrapresa dall’FBI è decisa dal Direttore al Contro-spionaggio Peter Strzok, che in precedenza aveva avuto uno scambio di comunicazioni anti-Trump con la sua collega Lisa Page, come ad esempio: quando Page chiede “Trump non diventerà Presidente, vero?”, Strzok risponde: “No, lo fermeremo”. Questo era ad agosto 2016, a quasi tre mesi dalle elezioni.
- L’OIG, oltre ad ammettere che forse le azioni di Strzok avessero motivazioni politiche, evidenzia come almeno 5 ufficiali dell’FBI avessero avuto comunicazioni in chiave anti-Trump nel periodo elettorale del 2016, mentre erano in corso le separate indagini sulla Clinton e su Trump.
27 giugno 2018 Resi pubblici documenti depositati all’atto d’accusa contro Paul Manafort presso la Corte Federale della Virginia: l’oligarca russo Oleg Deripaska prestò 10 milioni di $ all’ex capo Campagna di Donald Trump nel periodo 2005-2006, quando Manafort cominciò la sua attività di consulente nella politica ucraina.
2 luglio 2018 Investigatori federali hanno accesso a oltre 1 milione di documenti di Michael Cohen, ex avvocato personale di Trump. Nei giorni seguenti si fa sempre più forte l’ipotesi che Cohen inizi a collaborare con l’Investigatore Speciale Mueller.
4 luglio 2018 Il Giudice Ellen Segal Huvelle della Corte Distrettuale della Columbia ha rigettato la causa intentata nel 2017 da due funzionari del DNC, che accusavano la Campagna Trump, nello specifico Roger Stone e Donald Trump Jr, di aver colluso con la Russia per l’hackeraggio delle email del DNC, e per averle consegnate a Wikileaks. la motivazione è nella mancanza di giurisdizione nella materia: l’impianto dell’accusa rimane amorfo, cioè non vengono identificati gli agenti russi che avrebbero hackerato le email, né vengono documentati legami incriminanti fra Wikileaks, Roger Stone, e la Campagna Trump.
10 luglio 2018 Nel secondo anniversario dalla morte di Seth Rich, l’imprenditore Jack Burkman organizza una conferenza stampa: in collegamento telefonico, un testimone anonimo dichiara che sarebbe stati agenti federali a uccidere il funzionario del DNC. Non viene fornita nessuna prova documentale per sostenere questa accusa.
Il giornalista Scott Taylor di ABC7, il primo a coprire l’omicidio di Seth Rich, riporta che la Polizia di Washington sta ancora investigando, e che non ci sono novità nella ricerca degli assassini. Taylor contatta anche Jack Langer, Direttore delle Comunicazioni della House Intelligence Committee, chiedendogli se il Congresso sta investigando sulla morte del funzionario del DNC; Langer dichiara: “Non possiamo commentare report relativi a informazioni fornite alla Commissione circa quel tipo di casi.”
11 luglio 2018 L’Amministrazione Trump propone la nomina di Brian Benczkowski a capo della Divisione Criminale del Dipartimento di Giustizia. Nella sua precedente attività di legale, Brian Benczkowski annoverava fra i suoi clienti la banca russa Alfa Bank, menzionata nello Steele Dossier.
12 luglio 2018 L’Ufficiale FBI Peter Strzok testimonia davanti alla House Judiciary Committee.
13 luglio 2018 Il Dipartimento di Giustizia rende pubblica l’incriminazione nei confronti di 12 ufficiali dell’Intelligence Militare russa in relazione all’hackeraggio delle email di membri del Partito Democratico e della Campagna di Hillary Clinton. Il Team di indagine dell’Investigatore Speciale Robert Mueller avrebbe individuato materialmente gli agenti russi che hackerarono le email, gli agenti dietro alla persona Guccifer2 e DCLeak, e come Guccifer2 avrebbe fornito le email a Wikileaks.
Rimane scetticismo sulla cronologia elaborata dal team di Mueller, visto che Guccifer2 (aka i russi) avrebbe fornito le email del DNC a Wikileaks non prima del 14 luglio 2016, mentre Assange aveva annunciato la pubblicazione di nuovo materiale sulla Clinton oltre un mese prima, e tre giorni prima che comparisse sulla scena Guccifer2.
15 luglio 2018 Su Truth-dig l’ex Ispettore Onu Scott Ritter critica duramente l’incriminazione dell’Investigatore Speciale nei confronti degli ufficiali russi. Spiega che difficilmente le tesi esposte da Mueller saranno dibattute in un’aula di tribunale. L’incriminazione, quindi, senza ulteriori prove, è destinata a rimanere un atto politico.
16 luglio 2018 A Helsinki, Finlandia, rimo summit bilaterale fra il Presidente russo Vladimir Putin e il Presidente Usa Donald Trump.
In conferenza stampa congiunta, Trump afferma di credere a Putin, che la Russia non avrebbe interferito nelle elezioni Usa hackerando i server del DNC.
Le affermazioni del Presidente degli Stati Uniti provocano uno scandalo, tanto che Trump, tornato in patria, è costretto a rettificare..
22 luglio 2018 Il Dipartimento di Giustizia rende pubblica la richiesta di FISA avanzata dall’FBI/Dipartimento di Giustizia nei confronti di Carter Page, e ottenuta nell’ottobre 2016; si tratta di un dispositivo per la sorveglianza di persone considerate agenti di Intelligence straniera. All’epoca, a meno di 20 giorni dalle elezioni presidenziali, Page era ancora membro della Campagna Trump, sebbene lasciato in disparte dopo gli scoop di YahooNews sulle sue frequentazioni con i russi. Il documento è pesantemente censurato
31 luglio 2018 Svelata l’identità del blogger Adam Carter: è il britannico Tim Leonard. Le analisi di Leonard contrastano la narrativa che Guccifer2 sia un fronte dell’Intelligence russa. L’autore dello scoop, il giornalista Duncan Campell, esprime seri dubbi sulle motivazioni di Carter/Leonard a criticare in modo costante le indagini dell’FBI nel connettere la Russia all’hackeraggio del DNC.
18 agosto 2018 L’Investigatore Speciale Mueller rende pubblica la richiesta della pena nei confronti di George Papadopoulos: fino a 6 mesi per falso e istruzione alla giustizia.
21 agosto 2018 Paul Manafort, ex Capo Campagna di Trump, giudicato colpevole di frode bancaria e frode finanziaria.
21 agosto 2018 Michael Cohen ammette di fronte agli inquirenti di aver pagato la pornostar “Stormy Daniels” durante la Campagna Presidenziale 2016 per farla tacere sulla relazione con Donald Trump, già sposato con Melania, nel 2006.
24 agosto 2018 Allen Weisselberg, ex Direttore Finanziario della Trump Foundation, accetta di testimoniare al processo contro Michale Cohen, ex avvocato di Trump, in cambio dell’immunità.
24 agosto 2018 Trump, in una sequenza di tweet, indica Comey, McCabe, Strzok, Ohr e Christopher Steele come i cospiratori ai suoi danni. Si lamenta dell’inazione del Segretario alla Giustizia Jeff Sessions, che a maggio 2017 aveva ricusato dal suo ruolo nel caso Russiagate, per via di suoi contatti con l’Ambasciatore russo Kysliak non specificati durante l’audizione di conferma al Congresso.
5 settembre 2018 Le autorità britanniche svelano i nomi di due presunte spie russe che passeggiarono nei pressi dell’abitazione di Sergej Skripal, avvelenato a Salisbury lo scorso marzo. In seguito si saprà anche la loro vera identità: si tratterebbero di Anatoly Chepiga, alto ufficiale dell’Intelligence russa, e di Alexander Mishkin, medico militare, entrambi operativi nel GRU, il Servizio di Intelligence militare.
7 settembre 2018 Una Corte Federale condanna Joseph Mifsud a 14 giorni di prigione per aver mentito all’FBI e per ostruzione alla giustizia.
13 settembre 2018 Joseph Mifsud, atteso al processo intentato dal DNC per la collusione fra la campagna Trump e la Russia, non si presenta. Stephen Roh, suo amico/avvocato – e finanziatore dell Link Campus di Roma – fa sapere che Mifsud, al momento, vive sotto falso nome; dal suo punto di vista, Mifsud sarebbe un asset delle Intelligence occidentali.
14 settembre 2018 Paul Manafort, ex Capo Campagna di Trump, si dichiara colpevole di falso e cospirazione contro gli Stati Uniti per frode fiscale e finanziaria. Accetta di cooperare con l’Investigatore Speciale Mueller.
20 settembre 2018 La ABC riporta che Michael Cohen, ex avvocato personale di Donald Trump, si è intrattenuto per molte ore a colloquio con il team dell’Investigatore Speciale Mueller; fra i temi toccati, anche l’eventuale collusione fra la Campagna Trump e la Russia durante le elezioni Presidenziali 2016.
3 ottobre 2018 L’ex Consigliere Generale dell’FBI james Baker conferma davanti al Congresso che lo Studio legale Perkins Coie lo avvicinò nel 2016, durante il periodo pre-elettorale, per consegnargli materiale sull’hackeraggio dei server del DNC da parte dei russi. Lo studio Perkins Coie finanziò lo Steele Dossier per conto della Campagna Clinton.
16 ottobre 2018 Carter Page fa causa a Mark Elias e Michael Sussman di Perkins Coie, studi legale che ha finanziato per conto della Campagna di Hillary Clinton lo Steele Dossier; in esso, Carter Page viene descritto come un tramite fra il Cremlino e la Campagna Trump.
19 ottobre 2018 Il Procuratore Federale di Alexandria, Virginia, ha incriminato la cittadina russa Elena Alekaseevna Khusyaynova: è Direttrice di Project Lakhta, organizzazione finanziata da Yevgheni Prigozhin, uomo di fiducia del Presidente russo Vladimir Putin. La Khusyaynova è accusata di aver cercato di influenzare le elezioni di Midterm del 2016.
25 ottobre 2018 George Papadopoulos testimonia a porte chiuse davanti alla House Judiciary and Oversight Committee. Durante varie interviste prima e dopo la sua audizione, conferma di essere stato vittima di un complotto affinché apparisse come persona vicina ai russi, e con informazioni sulle email della Clinton successivamente pubblicate da Wikileaks. Ripete di essere stato a contatto con persone vicine all’FBI, piuttosto che al Cremlino.
Fra di loro, ad esempio, Mike Smith, che operava insieme ad Avinder Sambei alla Gobal Center; Sambei è stato condirettore della LCILP insieme a Joseph Mifsud, l’uomo che avrebbe passato le informazioni sulle email alla Clinton a Papadopoulos. Smith era stato Capo di Gabinetto di Alexander Downer, nel 2016 Rappresentante australiano al Commonwealth, la persona che “informò” l’FBI sulle confidenze fra Mifsud e Papadopoulos.
6 novembre 2018 Al voto di Midterm, i Democratici conquistano un ramo del Congresso. I Repubblicano conservano la maggioranza al Senato.
7 novembre 2018 Il Segretario alla Giustizia Jeff Sessions si dimette su richiesta del Presidente Donald Trump. Come reggente del Dipartimento di Giustizia, viene scelto Matthew Whitaker, avvocato ed ex Procuratore del Distretto Sud dell’Iowa. Con la sua nomina, Whitaker diventa il supervisore dell’Inchiesta dell’Investigatore Speciale Robert Mueller sull’interferenza della Russia nelle elezioni Presidenziali del 2016. In precedenza, quel ruolo era ricoperto dal Vice-Segretario Rod Rosenstein, visto che Jeff Sessions aveva ricusato il suo ruolo per i rapporti con l’ex Ambasciatore russo Sergey Kisyak.
16 novembre 2018 Il Dipartimento di Giustizia dell’Amministrazione Trump ha pronta nei confronti di Julian Assange un’incriminazione “sigillata” – cioè non comunicata ai legali del fondatore di Wikileaks. A rivelarlo è stato il Giudice Federale Kellen Dwyer, inserendo l’informazione relativa ad Assange in un documento non legato alle indagini su Wikileaks. Non è specificato il motivo dell’incriminazione.
L’Ecuador starebbe pianificando ritirare lo status di rifugiato ad Assange; mettendo in moti il meccanismo di consegna del fondaotore di Wikileaks agli Stati Uniti.
22 novembre 2018 Muore Igor Korobov, Capo del GRU (Agenzia di Intelligence Militare russa). Era stato accusato dagli Usa di aver supervizionato le operazione degli hacker russi contro Hillary Clinton durante la Campagna Presidenziale.
26 novembre 2018 Il team dell’Investigatore Speciale Mueller accusano Paul Manafort, ex Capo Campagna di Trump durante le elezioni presidenziali 2016, di aver mentito dopo aver raggiunto un accordo sulla dichiarazione di colpevolezza e di piena cooperazione con l’indagine. Gli avvocati di Manafort contestano la ricostruzione. Salta l’accordo fra le parti: Manafort non farà parte dei testimoni dell’accusa, ma sarà solo imputato.
27 novembre 2018 Secondo il Guardian Julian Assange, fondatore di Wikileaks, e Paul Manafort, ex Capo Campagna di Trump, si sarebbero incontrati ripetutamente prima delle elezioni Presidenziali 2016 dentro all’Ambasciata dell’Ecuador. L’articolo, a firma di Luke Harding, non è stato sostanziato da nessuna prova, ma solo da una fonte anonima. E’ stato accolto nel discredito.
29 novembre 2018 Michael Cohen si dichiara colpevole per aver mentito al Congresso Usa sui suoi contatti con i russi. Sta collaborando con l’Investigatore Speciale Mueller.
7 dicembre 2018 Il Presidente Usa Donald Trump annuncia che il nuovo Segretario alla Giustizia sarà William Barr, il quale aveva già ricoperto l’incarico negli ultimi due anni della Presidenza di George H. W. Bush (1991-1992); Barr guidà il Dipartimento durante le manovre di perdono dei sodali di Bush indagati per lo scandalo Iran-Contra.
7 dicembre 2018 Un Giudice Federale ordina al Dipartimento di Stato di rivelare possibili prove che Hillary Clinton utilizzò il server privato della sua abitazione di Chappaqua per sottrarsi consapevolmente al meccanismo di FOIA (Freedom of Information Act).
7 dicembre 2018 In due sedi separate, L’investigatore Speciale Mueller e gli investigatori federali di New York hanno depositato la richiesta di pena per Michael Cohen, ex legale di Donald Trump. Gli investigatori chiedono una pena fino a 63 mesi di carcere per aver finanziamenti illeciti durante la Campagna Presidenziale di Trump (il pagamento di due ex amanti per tacere sulle relazioni); per falsa testimonianza al Congresso, evasione fiscale, falsa testimonianza a una istituzione finanziaria. In particolare, si evince come Cohen avesse cercato di portare avanti l’affare della Trump Tower a Mosca fino ad almeno il giugno 2016, quando ormai Trump era già il candidato repubblicano per la Casa Bianca.
Mueller, nella sua richiesta, non si sbilancia sulla pena, ma evidenzia come Cohen stia collaborando all’indagine.
Nelle dichiarazioni di colpevolezza non c’è traccia del presunto viaggio di Cohen a Praga, come era stato avanzato nello Steele Dossier.
12 dicembre 2018 Michael Cohen viene condannato da un giudice federale a 3 anni di prigione.
13 dicembre 2018 Davanti a una Corte Federale Usa, la cittadina russa Maria Butina si dichiara colpevole di aver agito come agente del Governo Russo – nella persona di Alexander Torshin, vice-Presidente della Banca Centrale Russa. In particolare Butina aveva stabilito contatti con La National Rifle Association (NRA), sponsor dell’allora candidato Donald Trump.
17 dicembre 2018 Due Rapporti indipendenti commissionati dal Senate Intelligence Committee del Congresso Usa confermano di un imponente sforzo della Russia di diffondere disinformazione prima e dopo le elezioni presidenziali degli Stati Uniti. Di particolare rilievo il lavoro della New Knoledge, che sottolinea come come l’IRA (Internet Research Agnecy), abbia svolto questa opera di disinformazione per conto del Cremlino.
18 dicembre 2018 L’Investigatore Speciale Robert Mueller deposita un memo presso la corte federale chiamata a giudicare Michael Flynn, riguardo ai contatti telefonici fra l’ex Consigliere Nazionale alla Sicurezza di Trump e l’Ambasciatore russo Sergej Kislyak (vedi 29 dic 2016). Il memo prova come Flynn avesse mentito agli agenti FBI riguardo al contenuto di quelle chiamate: chiese ai russi di non reagire alle sanzioni dell’Amministrazione Obama in relazione all’interferenza dell’Intelligence russa nelle elezioni presidenziali del 2016. Uno dei due agenti era Peter Strzok. Il memo risponde alle accuse degli avvocati di Flynn, i quali avevano sollevato il sospetto che all’ex generale fosse stata tesa una trappola. (Flynn era stato convocato direttamente dal Vice-Direttore McCabe, avvisandolo che non c’era bisogno di un avvocato per quel colloquio di routine)
19 dicembre 2018 La Casa Bianca annuncia il ritiro delle truppe Usa dalla Siria, dichiarando vittoria sull’Isis.
21 dicembre 2018 Le Nazioni Unite, tramite il Gruppo di Lavoro sulla Detenzione Arbitraria, richiede alla Gran Bretagna di garantire ufficialmente a Julian Assange, il fondatore di Wikileas rifugiatosi nell’ambasciata ecuadoregna dal 2012, di poter uscire senza il pericolo di un arresto e conseguente estradizione negli Stati Uniti.
7 gennaio 2018 Wikileaks fornisce un comunicato stampa in cui dettaglia una serie di affermazioni che, secondo il loro giudizio, sarebbero non vere e diffamatorie nei confronti del fondatore Julian Assange.
Wikileaks nega di nuovo di aver fornito informazioni legate alla pubblicazione delle Podestaemail e del DNCleak a Roger Stone o altri personaggi legati alla Campagna Trump.
8 gennaio 2018 L’ufficio del Procuratore Federale di New York incrimina per ostruzione alla giustizia l’avvocato Natalya Veselnitskaya, nota per l’incontro alla Trump Tower (vedi 9 giugno 2016). Veselnitskaya rappresentava la società Prevezon nell’indagine sul riciclaggio di denaro dalla Russia negli Stati Uniti – schema scoperto dal’avvocato Magnitzky nel 2009, da cui il Magnitzky Act (vedi 2009). Secondo l’accusa, Veselnitskaya offrì una documentazione fraudolenta, in combutta con esponenti del Ministero della Giustizia russa, per scagionare Prevezon – che nel 2014 aveva assunto per consulenza Fusion GPS (società dietro allo Steele Dossier – vedi fine aprile e metà giugno 2016.
8 gennaio 2019 Per sbaglio vengono resi pubblici dettagli sulle nuove accuse dell’Investigatore Speciale Mueller contro Manafort: l’ex Capo Campagna di Trump avrebbe condiviso sondaggi sulle elezioni presidenziali con Konstantin Kilimnik, suo socio in affari in Ucraina e sospettato di essere in contatto con il GRU, l’Intelligence militare russa. L’accusa è che Manafort, il quale aveva accettato di collaborare con Mueller, non aveva rivelato questo dettaglio agli investigatori.
9 gennaio 2019 Rod Rosenstein, Vice-Segretario alla Giustizia, annuncia che lascerà l’incarico nelle prossime settimane, quando sarà ufficializzata l’investitura di William Barr come nuovo Segretario alla Giustizia. Rosenstein è il reggente del Russiagate, l’indagine dell’Investigatore Speciale Robert Mueller sull’interferenza russa nelle elezioni presidenziali del 2016, e l’eventuale collusione con la Campagna Trump.
15 gennaio 2019 Robert Mueller presenta un’altra incriminazione contro Paul Manafort, ex Capo Campagna di Trump; tra l’agosto 2016, dopo aver lasciato la Campagna, e il 2018, avrebbe comunicato con un suo associato, Kirill Kilimnik, considerato un ex agente dei Servizi Segreti russi, riguardo all’Ucraina. Secondo l’incriminazione, Manafort avrebbe tenuto nascosto questo particolare. Si interrompe la collaborazione fra Manafort e Mueller nell’indagine del Russiagate.
18 gennaio 2019 BuzzFeed pubblica un articolo in cui si spiega come Donald Trump avrebbe diretto il suo ex avvocato Michael Cohen a mentire davanti al Congresso sul progetto di costruire la Trump Tower a Mosca. Interviene l’ufficio dell’Investigatore Speciale a smentire questa ricostruzione.
E’ la seconda volta che Mueller interviene per smentire notizie relative all’indagine: la prima riguardava il presunto viaggio di Michael Coehn a Praga per pagare gli hacker russi, come descritto nello Steele Dossier. L’Investigatore Speciale ha smentito di avere prove.
19 gennaio 2019 Nastya Rybka, la escort russa che, con la sua presenza online, ha fatto emergere i legami fra Oleg Deripaska, ex Presidente del colosso Rusal, e il Vice-Primo Ministro russo Sergey Prikhodko nell’estate 2016, compare davanti a un tribunale di Mosca: si dice pentita di aver fatto illazioni sul coinvolgimento di Deripaska nel Russiagate.
25 gennaio 2018 L’Ufficio dell’Investigatore Speciale rende pubblica l’incriminazione nei confronti di Roger Stone, fiancheggiatore della Campagna Trump; è accusato di falsa testimonianza, inquinamento dei testimoni, e ostruzione alla giustizia. I reati riguardano la condotta di Stone davanti alla HPSCI (House of Representatives Permanent Select Committee on Intelligenge.
28 gennaio 2019 Gli Usa tolgono le sanzioni contro l’oligarca russo Oleg Deripaska e Rusal, colosso dell’alluminio.
13 febbraio 2019 Bill Binney, ex Direttore tecnico della NSA (National Security Agency) presenta un’analisi tecnica pubblicata sul blog Sic Semper Tyrannis: ribadisce che secondo lui i documenti del DNC pubblicati da Wikileaks non derivano da un’operazione di hackeraggio.
14 febbraio 2019 L’ex Vice-Direttore FBI Andrew McCabe, che supervisionò le indagini sull’Emailgate e sui contatti fra Russia e Campagna Trump, rilascia un’intervista alla CBS nella quale racconta:
- Trump licenziò il Direttore Comey il 9 maggio 2017; il giorno successivo il Presidente ospitò nella sala ovale il Ministro degli esteri russo Sergej Lavrov; quello stesso giorno incontro anche McCabe, diventato Direttore FBI ad interim. Subito dopo, McCabe fece partire due indagini: una di contro-intelligence sul Presidente Usa Donald Trump, per capire se fosse un agente del Cremlino; e una per ostruzione della giustizia: voleva essere certo che le indagini sulla sospetta collusione fra Trump e il Presidente russo Vladimir Putin sarebbe andata avanti nel caso Trump avesse licenziato anche lui.
24 febbraio 2019 Paul Manafort, ex Capo della Campagna Trump, è condannato a 7 anni e mezzo di reclusione per reati finanziari, per aver mentito sulla sua attività di lobby per un Paese straniero Come specificato nella sentenza, la condanna di Manafort non è legata all’indagine sulla presunta collusione fra Trump e la Russia, o l’interferenza dei russi nelle elesioni presidenziali del 2016.
27 febbraio 2019 Michael Cohen, ex legale di Trump, compare davanti al Congresso Usa davanti alla House Oversight Committee; svela che spiega che Donald Trump e il suo entourage erano al corrente che Cohen stava portando avanti il progetto della Trump Tower a Mosca durante la Campagna Presidenziale, ben oltre la nomina a candidato repubblicano. Spiega che Trump non avrebbe mai immaginato di conquistare davvero la Casa Bianca, e che la Campagna era un modo per portare avanti i suoi affari e i suoi interessi.
Cohen, in una seconda udienza al Congresso del 6 marzo, conferma una volta di più che non si è mai recato a Praga durante la Campagna Presidenziale; viene di nuovo smentito lo Steele Dossier: Christopher Steele, infatti, aveva raccolto un’informazione che Cohen si era recato a Praga per “pagare” hacker russi coinvolti nel presunto hackeraggio del DNC.
10 marzo 2019 Chelsea Manning, ex marine Usa che passò a Wikileaks i War Logs, i quali documentavano crimini di guerra Usa in Iraq e Afghanistan, viene imprigionata per oltraggio alla corte dopo il rifiuto di collaborare nell’indagine su Julian Assange. Manning aveva già scontato 7 anni di carcere su 35, ed era stata graziata dal Presidente Usa Barack Obama.
14 marzo 2019 Una Corte della Florida dà ragione al quotidiano Buzzfeed nella causa intentata dal cittadino cipriota di origini russe Aleksey Gubarev; il nome di Gubarev appariva nello Steele Dossier, ed era collegato all’hackeraggio del DNC da parte dell’Intelligence russa. Gubarev aveva fatto causa a Buzzfeed per diffamazione. Per la Giudice, Buzzfeed ha semplicemente reso noto materiale rilevante in due indagini, sebbene le informazioni relative a Gubarev non fossero state verificate a dovere. Gubarev ha annunciato che farà appello.
22 marzo 2019 L’Investigatore Speciale Robert Mueller comunica al Segretario alla Giustizia William Barr che l’indagine sulla collusione fra la Campagna Trump e la Russia, e l’interferenza di Mosca nelle elezioni del 2016, è ufficialmente terminata. Mueller non ha avanzato nuove incriminazioni; fonti del Dipartimento di Giustizia, come riporta il New York Times, riferiscono che l’Investigatore speciale non ha richiesto ulteriori incriminazioni.
Nessun cittadino americano è stato incriminato o condannato per aver complottato con la Russia, o agenti russi, per condizionare le elezioni presidenziali Usa (NYT).
Barr ha spiegato che adesso vi sarà un lavoro di verifica sul Rapporto finale dell’indagine, per comprendere se vi siano passaggi da secretare.Però è pronto a condividere gli esiti dell’indagine con i leader delle Commissioni di Intelligence del Congresso Usa.
Barr ha anche puntualizzato che Mueller, in quasi due anni di indagine, non ha mai trovato ostacolo alle sue richieste e necessità.
Il Presidente Donald Trump accoglie la notizia rivendicando il suo giudizio: “l’indagine è stata una caccia alle streghe”. Si riporta che gli avvocati della Casa Bianca starebbero cercando di leggere il Rapporto prima che sia pubblicato.
I vertici del Partito Democratico chiedono piena trasparenza, e la pubblicazione integrale del Rapporto finale di Mueller.
23 marzo 2019 In attesa di conoscere nel dettaglio il Rapporto finale dell’Investigatore Speciale Mueller, continuano i lavori di indagine delle Commissioni congressuali, e della Procura dello Stato di New York.
24 marzo 2019 Resa pubblica la lettera al Congresso scritta da William Barr; in essa il Segretario alla Giustizia riassume le conclusioni dell’Investigatore Speciale Mueller.
27 marzo 2019 L’Investigatore Speciale Mueller invia una lettera a William Barr, lamentando come il Segretario alla Giustizia avrebbe mal-rappresentato gli esiti del Rapporto conclusivo di due anni di indagine. La lettera di Mueller verrà resa pubblica il seguente 1 maggio.
11 aprile 2019 L’Ecuador, per voce del Presidente Lenin Moreno, revoca l’asilo politico a Julian Assange, rifugiatosi nell’Ambasciata londinese del Paese andino dal 2012. La decisione è stata presa dopo aver ricevuto rassicurazioni dal governo britannico che il fondatore di Wikileaks non sarebbe stato estradato in una nazione dove vige la pena di morte.
11 aprile 2019 Julian Assange si rifiuta di uscire dall’Ambasciata ecuadoregna di Londra; la polizia britannica, su invito dell’Ambasciatore andino, entra all’interno dell’edificio e ammanetta il fondatore di Wikileaks. Assange oppone resistenza passiva all’arresto; viene così preso di forza, trasportato fuori dall’edificio, e caricato su un furgone. L’arresto viene giustificato perché nel 2012 Assange saltò l’obbligo di firma, rompendo la cavigliera elettronica, che gli garantiva la libertà vigilata per un procedimento a suo carico in Svezia – da cui era stato prosciolto nel 2017.
11 aprile 2019 La Polizia britannica annuncia che l’arresto di Assange è legato a una richiesta di estradizione da parte degli Stati Uniti; il Fondatore di Wikileaks era stato incriminato nel 2017 perché nel 2010 avrebbe incoraggiato il marine Bradley Manning (oggi Chelsea) a filtrare documenti protetti dal segreto militare, e hackerare computer degli Stati Uniti – un’accusa non perseguita dal Dipartimento della Giustizia durante l’Amministrazione Obama.
11 aprile 2019 La Corte del Distretto della Virginia rende pubblica l’incriminazione nei confronti di Julian Assange, accusato di cospirazione ai danni degli Stati Uniti per aver hackerato computer di proprietà americana.
13 aprile 2019 Il Fondo Monetario Internazionale sblocca un fondo di 4,2 miliardi di dollari in favore dell’Ecuador.
16 aprile 2019 La Corte distrettuale della Virginia rende pubblica l’incriminazione su Assange,per la quale gli Stati Uniti chiedono l’estradizione per il fondatore di Wikileaks.
18 aprile 2019 Pubblicazione del Rapporto finale dell’ufficio dell’Investigatore Speciale Mueller dopo quasi due anni di indagine sulla collusione della Campagna Trump con i russi per interferire nelle elezioni presidenziali 2016, e la successiva ostruzione alle indagini.
Dalla lettura del Rapporto, ancora con numerose censure per indagini ancora in corso o per non svelare tecniche investigative, si comprende che la decisione del Segretario alla Giustizia William Barr di non incriminare il Presidente Trump per ostruzione alle indagini non riflette appieno gli esiti a cui è pervenuto l’Investigatore Speciale.
Riguardo alle accuse di collusione, Mueller nota che alcuni membri della Campagna Trump sono stati recettivi alla possibilità di ottenere aiuti da membri o agenti del governo russo, ma che la collusione – cosciente o meno – non si è mai concretizzata, o non ci sono prove incriminanti per dimostrarla.
Wikileaks viene descritta come intermediario del Governo russo per la pubblicazione di materiale compromettente hackerato alla Campagna Clinton e al Partito Democratico. Wikileaks ricevette le email da Guccifer2 e DCLeak, il fronte russo via internet; Mueller però non esclude che il materiale sia pervenuto a Wikileaks precedentemente alle date del trasferimento via internet, attraverso altri intermediari.
Mueller sottolinea come Julian Assange e Wikileaks insinuato che Seth Rich fosse la fonte del DNCleak pur sapendo di aver ricevuto il materiale da personalità che si sarebbero rivelate poi il fronte russo. Una rappresentazione rigettata da Kristinn Hraffnsson, attuale Direttore editoriale di Wikileaks; il quale spiega: Mueller non ha offerto prove che il materiale pubblicato da Wikileaks sia effettivamente legato al trasferimento via internet descritto nel Rapporto.
1 maggio 2019 Una Corte britannica ha condannato Julian Assange a 50 settimane di prigione per aver abbandonato il sistema della libertà vigilata quando nel 2012 si rifugiò nell’Ambasciata dell’Ecuador a Londra. Il fondatore di Wikileaks rimane in attesa di un pronunciamento delle autorità britanniche sulla richiesta di estradizione da parte degli Stati Uniti.
A oggi:
I colpevoli dell’omicidio di Seth Rich non sono stati ancora identificati; la rapina finita male resta l’unica tesi accreditata.
Non ci sono prove che il funzionario del DNC fosse una fonte di Wikileaks.
I media e le istituzioni Usa considerano la “Seth Rich Conspiracy Theory” come l’evidenza che ormai molti sostenitori di Donald Trump, e “gli investigatori dementi di internet“, hanno perso ogni contatto con la realtà, e hanno abbandonato il senso di umanità e dignità.
La ricompensa a chi offre informazioni utili per risalire ai colpevoli dell’omicidio di Seth Rich, intanto, è salita a oltre 250.000 $ (secondo altri calcoli, la cifra è di oltre 500.000 $). Nessuno si è ancora fatto avanti.
Note
Questa Timeline è oggetto di aggiornamenti e inserimento di nuove informazioni utili.
In una precedente versione si affermava erroneamente che Wheeler era stato finanziato da Jack Burkman. Il finanziatore, in realtà, era Ed Butowsky.
In una precedente versione si affermava erroneamente che in Guccifer2 aveva scaricato 2 MB in 87 secondi; in realtà si tratta di 2 GB.
Fine parte 1/2
Cristiano Arienti
In copertina: Passaggio in India (Le grotte di Marabar)